L’INIZIATIVA
Un robot per camminare
L’Aias sceglie il suo regalo per il 50° di fondazione e pensa ai i bimbi disabili. L’apparecchio costa 280mila euro «ma fa miracoli». E sabato 14 maggio raccolta di fondi allo Speroni con un quadrangolare per giovanissimi calciatori
Al solo pensiero, Bruno Ceccuzzi si commuove: «Pensate - dice il presidente di Aias - che cosa significa per un ragazzino poter stare in piedi per la prima volta nella sua vita, guardare il mondo come facciamo noi».
Un sogno che si realizzerà entro l’anno negli spazi di via Alba, utilizzati dalla onlus bustocca per fornire terapie a centinaia di bambini che soffrono di disabilità a vari livelli. Un sogno che costa la bellezza di 280mila euro «ma la tecnologia - precisa - stavolta può davvero cambiare le cose per i ragazzini, quindi noi andiamo avanti».
Fatto sta che l’associazione intitolata ad Annibale Tosi (il fondatore), per i suoi cinquant’anni di attività che cadono proprio nel 2016, ha deciso di farsi un regalo speciale: un dispositivo robotico per assistenza al cammino che, in parole povere, consentirà a chi non ha mai potuto spostarsi sulle proprie gambe di farlo davvero, con l’ausilio di un sistema di imbragatura e movimento che ha dell’incredibile.
«Lo abbiamo fatto provare ad Ettore, uno dei nostri ragazzini, e dovevate vedere la sua faccia quando ha cominciato a muoversi. L’espressione di timore mista a curiosità quando ha visto il macchinario, si è trasformata in emozione e gioia».
E quando il robot sarà a disposizione di Aias, l’occasione si moltiplicherà per tutti quelli che ne hanno bisogno.
Ciò in una realtà che attualmente offre terapie riabilitative a 730 minori «con il dispiacere - dice ancora Ceccuzzi - che contiamo pure una lista di attesa di 250 famiglie che aspettano ci sia posto per i loro figli. Proprio per loro stiamo attrezzando la ex casa del custode che il Comune ci ha dato per poi ricavare altri sette o otto box e moltiplicare le attività».
Un torneo per cominciare
La passione è forte, l’iniziativa simpatica, il messaggio significativo. Sabato 14 maggio dalle ore 14 lo stadio “Speroni” di Busto Arsizio ospiterà il singolare trofeo giovanile Insieme per il calcio, uniti per la vita (per i baby calciatori del 2003/’04) che sarà uno slogan per il tifo sano. D’altronde a ideare l’evento sono stati i tifosi stessi, quelli dei principali club della città, che hanno coinvolto tutte le nove società bustocche (Cas Sacconago, Antoniana, Busto 81, San Filippo, Beata Giuliana, Ardor, Borsanese, San Marco e Pro Patria) e schiereranno un centinaio dei loro ragazzi dividendoli in base alla squadra del cuore fra Juventus, Milan, Inter e Pro Patria.
«Da una piccola idea siamo arrivati a un sogno che si avvera», dice Antonello Castiglioni, presidente del Milan Club e primo sostenitore di una manifestazione che definisce «entusiasmante» e ha trovato ne La Prealpina il main sponsor. Un quadrangolare pieno di aspetti da sottolineare: «I supporter di ogni società che lavorano assieme per uno sport etico, ma anche il fine benefico perché, attraverso una sottoscrizione a premi, si raccoglieranno fondi per il progetto dell’Aias di acquisto del robot che faccia camminare i bimbi che non possono farlo». E allora il presidente della onlus Bruno Ceccuzzi ringrazia e si dice «orgoglioso ma pure invidioso di questi ragazzini che giocheranno allo Speroni con una maglia speciale e in favore di coetanei meno fortunati».
Tifosi uniti, dunque, che siano rossoneri o nerazzurri («È una proposta fantastica che abbiamo accolto con gioia», dice Betty Borroni accanto a Luigi Garofalo), juventini (rappresentati da Vittorio Secco) o di fede tigrotta («Almeno stavolta la maglia la onoriamo», dice Roberto Centenaro»).
Nel pacchetto di mischia s’è inserito pure il Comune: «Lo sport è educazione e socialità», tuona il sindaco Gigi Farioli. «Il bello è che a vincere sarà senz’altro la solidarietà», gli fa eco l’assessore allo sport Alberto Armiraglio. Per rendere tutto più bello, il calcio d’inizio lo daranno i ragazzi dell’Aias, ci saranno punti informativi di Eva Onlus contro la violenza sulle donne e parteciperà una delegazione delle Cuffie Colorate.
A fine conferenza il sorteggio delle gare: si parte da Juve-Milan (come la finalissima di Coppa Italia del 21 maggio), segue Pro Patria-Inter, poi le due finali. E come tecnici vecchie glorie tigrotte: Gipo Calloni, Luigi Gualdoni, Marcello Pasino e Sergio Faravelli.
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