LA TRATTATIVA
Varese, un altro rinvio
L'ennesimo incontro a Palazzo Estense - con il colpo di scena dell'ingresso tra i potenziali investitori di due ex componenti della cordata per l'acquisto della Pro Patria - si chiude senza certezze: giovedì 30 la risposta definitiva
Dopo i giorni delle incertezze, del rischio concreto di un futuro senza calcio, il nuovo Varese sembrava finalmente sulla rampa di lancio. Invece, ancora una volta, si assiste a un rinvio, stavolta di poco più di 12 ore, per capire se esiste un futuro, almeno in Eccellenza, per il calcio biancorosso. Ecco la cronaca di una nuova giornata di febbrili trattative, di speranze e di delusioni.
Ore 12.30 - Si può stimare sul 90 per cento - parole del sindaco Attilio Fontana - la probabilità che la nuova società biancorossa veda la luce già nel pomeriggio di mercoledì 29. Tutto rimandato al pomeriggio al termine di una nuova riunione convocata per limare i dettagli e poi, subito dopo, costituzione della società dal notaio e annuncio ufficiale. Si parla di un misterioso imprenditore varesino che avrebbe dato la sua disponibilità e dell'importante ruolo negli ultimi sviluppi dell'ex vicepresidente del Varese 1910 Silvio Papini.
Ore 16.30 - Arrivano gli invitati al summit di Palazzo Estense, con la consueta mediazione del sindaco Attilio Fontana e del suo braccio destro Carlo Passera. Arriva Papini, poi il colpo a sorpresa: ci sono anche Nazareno Tiburzi, commercialista di Legnano e Stefano Ragazzoni, procuratore e direttore sportivo residente a Salice Terme. A stupire è il fatto che entrambi risultassero coinvolti, fino a pochi giorni orsono, nella lunga e (a quanto pare) vana trattativa per acquisire la Pro Patria da Pietro Vavassori, all'interno della cordata guidata da Patrizia Testa. Con loro anche Alessandro Oliva, già tecnico della SolbiaSommese, che sarebbe il "mister" designato per la squadra biancorossa.
Ore 18 - Il vertice si conclude e c'è l'annuncio. Ma è un "non annuncio". Di certo c'è che la chiamata di Paolo Sudanti (l'imprenditore dell'Alto Varesotto con interessi nel settore dei night club in Canton Ticino), attesa fino a mezzanotte di martedì 28, non è mai arrivata. Non dovrebbe fare parte del gruppo del "Nuovo Varese" neppure Giorgio Scapini, mentre resta confermato il coinvolgimento, più volte annunciato, di Claudio Milanese, Paolo Orrigoni, Paolo Maccecchini e Mauro Fontana, "rosa" che si potrebbe ulteriormente allargare nei prossimi giorni. Il futuro è però nelle mani di Tiburzi e Ragazzoni: per poter iscrivere il Varese all'Eccellenza (il termine del 3 agosto resta valido) occorrono subito 150-200mila euro (di cui 100mila da versare a fondo perso nelle casse della Federazione) che gli altri investitori non sono intenzionati a versare prima che la nuova società sia ufficialmente "varata".
Appuntamento a giovedì - Durante la notte il duo Tiburzi-Ragazzoni dovrà fare le sue valutazioni e nella mattinata di giovedì comunicarle a Palazzo Estense. Se la notte avrà "portato consiglio", il nuovo Varese nascerà immediatamente, con visita dal notaio già predisposta dal sindaco Fontana. Altrimenti sarà la fine del calcio biancorosso, almeno per quest'anno.
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