SACRO MONTE
Una grande Ifigenia sulla Terrazza del Mosè
Arriva al festival «Tra sacro e Sacro Monte» la nuova produzione di LuganoInScena, «Intorno a Ifigenia, liberata», firmata da Angela Dematté e Carmelo Rifici e realizzata con il Piccolo di Milano, dove ha debuttato lo scorso aprile.
Questo nuovo progetto drammaturgico sancisce una proficua collaborazione artistica fra due attori giovani e talentuosi, dopo «Avevo un bel pallone rosso», indagine sulla fondatrice delle Brigate Rosse, «L’officina» e «Chi resta», sui parenti di vittime di mafia e stragi. Stavolta Rifici, che al Lac è direttore artistico, ma al Piccolo si è formato con Luca Ronconi, affonda nel mito per rispondere alla domanda: cos’è la violenza? Potrà mai cessare?
Domanda radicata nell’essenza umana, che poi è materia del mito tragico, a cui un festival che vuole parlare di «grandi temi e testi» e affrontare la fede in tempo di guerre non può non porsi, come ha dichiarato il direttore Andrea Chiodi (marito di Angela Demattè): «Chi si occupa di teatro sa bene che non è una fuga dalla realtà, né́ un anestetico che ci preserva dai dolori e dagli orrori che escono dal cupo del mondo di oggi e di noi stessi».
Il cupo accompagna la storia dell’uomo dalle origini: violenza, sopraffazione, guerra, sangue vanno di pari passo con l’evoluzione tecnologica e scientifica e producono sempre più vittime. La violenza si combatte con la violenza, in nome di un padre da vendicare, di un territorio da difendere, di un Dio a cui obbedire.
Un regista e un drammaturgo tentano la messinscena dell’Ifigenia di Sofocle: schiacciata dal volere paterno, incitata dalla follia del popolo, la giovane figlia di Agamennone sembra condannata a un destino di sangue che graverà su tutto l’occidente.
Il discorso si allarga a Eraclito, Omero, René Girard, Nietzsche, Antico e Nuovo Testamento. I due capiscono che basterebbe una parola per bloccare l’orrore, ma è difficile da pronunciare. L’opera è adattata per la terrazza del Mosè nella riduzione che è appena stata al Festival di Spoleto. In scena un bel gruppo di attori fra cui spiccano Tindaro Granata, Giorgia Senesi e la varesina Francesca Porrini.
Martedì 18 luglio al Sacro Monte di Varese, ore 21, terrazza del Mosè, ore 21, gratuito, servizio di funicolare attivo.
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