L’INIZIATIVA
Un’app contro lo sfruttamento
La Cisl inaugura un sistema di geolocalizzazione: «Così si stana il lavoro grigio»
Un’App per provare la propria presenza sul luogo di lavoro ed eventuali abusi in materia di orari e contratti: è la novità lanciata dalla Cisl dei laghi che, davanti a un controllo tecnologico sempre più invasivo, risponde con la stessa moneta pensando a uno strumento hi-tech che tuteli i dipendenti.
Si tratta di un’applicazione per smartphone, per ora disponibile su Android e presto anche su i-Phone, che funziona con la geolocalizzazione.
In pratica, una volta scaricata, consente di “disegnare” il perimetro della propria azienda su Google Maps: e il lavoratore viene registrato in modo automatico.
Una sorta di “cartellino” ma con la finalità contraria, non per stanare chi imbroglia, ma per difendere chi è costretto a lavorare di più pur senza garanzie.
«In particolare pensiamo a quella fetta di mercato “grigio”, non nero, non del tutto irregolare, ma nemmeno trasparente - hanno spiegato nella sede sindacale di via Luini Antonio Mastroberti, responsabile dell’ufficio vertenze, e Cristina Calvi a capo dell’ufficio studi -. Per i primi sei mesi la App sarà gratuita, poi avrà un costo simbolico di 1 euro al mese, come un caffè. Si potrà scaricare una sorta di tabulato con l’elenco delle proprie presenze: questa prova non potrà essere la sola, ma avrà valore anche in caso di controversia davanti a un giudice. Per ora abbiamo decine di richieste ma nemmeno una causa con questo nuovo servizio, siamo solo all’inizio».
Articolo sulla Prealpina di venerdì 30 giugno.
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