AMORE
Unioni civili e figli: parla la neuropsichiatra
«Avere due papà o due mamme non influenza negativamente lo sviluppo psicologico del bambino e non ne aumenta la probabilità di diventare omosessuale. Ampi studi condotti negli Stati Uniti evidenziano che i fattori di rischio per la salute mentale sono gli stessi, trasversalmente a tutti gli assetti familiari, anche nel caso di famiglie omogenitoriali». Lo Antonella Costantino, direttrici dell’unità operativa di neuropsichiatria infantile della fondazione Cà Granda Policlinico di Milano.
«È sempre complesso - sottolinea - fare studi su questo tema perché è difficile non essere influenzati dalle proprie convinzioni. Molti studi disponibili dimostrano che, se correggiamo i risultati per altri fattori di rischio come povertà, episodi traumatici e dipendenze, l’effetto per la salute mentale dei bimbi è analogo, indipendentemente dalla struttura familiare». Avere due genitori dello stesso sesso però, aggiunge Antonella Costantino, può «esporre a fenomeni di bullismo e discriminazione da parte dei compagni, come avviene in tante situazioni in cui emerge una differenza, per esempio la mancanza di un genitore». «La legge sulle Unioni Civili parla però di una cosa molto più piccola dell’adozione per coppie omosessuali - specifica l’esperta -. Parla di bimbi che hanno un solo genitore perché l’altro è morto o non c’è mai stato. La stepchild adoption ha l’obiettivo di consentire che il partner, pur nell’ambito di una coppia omosessuale, adotti il bimbo del compagno previo parere di idoneità e opportunità da parte di giudice. Lo scopo è quindi proteggere il bambino, per evitare che con la morte del primo genitore venga strappato contemporaneamente anche al secondo, che di fatto già convive con lui». Proprio per questa ragione i pediatri americani sostengono da più di 10 anni il riconoscimento delle unioni civili prima e del matrimonio egualitario poi in tutti gli Stati Uniti. Una legge così, infatti, fa in modo che i bambini delle famiglie omogenitoriali possano avere famiglie forti, stabili e riconosciute perché è nella precarietà che si annidano i pericoli, un fatto noto alla letteratura scientifica da decenni. In Italia invece il dibattito è al massimo della tensione, con colpi bassi, calunnie e cattiverie di cui molti, come dice Franco Grillini di Gaynet, dovrebbero vergognarsi.
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