MARCO TRAVAGLIO
Uno «Slurp» satirico
Marco Travaglio fa tappa a Legnano con «Slurp», spettacolo che ben rappresenta una nuova forma del teatro civile: un recital dettagliato come un’inchiesta, a tratti comico come il cabaret, a tratti scioccante come una tragedia, anche se non ne conserva il potere catartico. L’amato-odiato figlio giornalistico di Montanelli torna sulle scene per la quarta volta per parlare di «Lecchini, cortigiani e penne alla bava al servizio dei potenti che ci hanno rovinati», come recita il sottotitolo del libro, edito da Chiarelettere, da cui lo spettacolo è tratto. Con l’aiuto dell’attrice Giorgia Salari e con la regia di Valerio Binasco, Travaglio riprende il filo del suo percorso teatrale rileggendo tutta la storia alla luce del servilismo nazionale. Travaglio attacca il popolo beone facilmente indottrinabile, ma anche giornalisti, intellettuali, opinionisti, complici di un sistema politico castale a sua volta asservito a un’oligarchia finanziaria invisibile. I modi «agiografici», i servizi «da Istituto Luce», le frasi «da Minculpop» in cui ciò avviene fanno anche ridere. L’importante è che alla fine la serata serva da antidoto satirico al conformismo e alla piaggeria da cui siamo trasversalmente affetti.
Sabato 23 gennaio al teatro Galleria di Legnano, piazza San Magno, ore 21, 32/25 euro, info 337.502362.
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