Usa 2016
Usa 2016, battuto nel duello Tv, Trump oggi torna all'attacco
A tutto campo contro moderatore, Missuniversoe anche microfono
New York, 27 set. (askanews) - Dopo essere stato sulla difensiva per quasi tutti i 90 minuti del dibattito di ieri sera con la sua rivale per la Casa Bianca Hillary Clinton, questa mattina Donald Trump cerca, a modo suo, di riprendere in mano la situazione tornando all'attacco a testa bassa. Il candidato repubblicano prima ha criticato il moderatore del primo confronto, Lester Holt, sostenendo che gli avesse fatto domande scorrette. Poi si è lamentato del microfono, che non funzionava bene e infine ha detto che potrebbe riportare nella campagna elettorale la questione dell'infedeltà di Bill Clinton. "Ieri sera non l'ho fatto, c'era la figlia Chelsea, non mi sembrava carino", ha detto in una intervista a Fox News.
E poi c'è la questione di miss Universo, Alicia Machado. Hillary Clinton ha ricordato nel corso del dibattito che Trump l'aveva definita "Miss Piggy" e che l'aveva più volte ripresa per il suo peso, sostenendo che fosse un esempio chiaro del suo disprezzo per le donne. Trump questa mattina è ritornato sulla questione, sostenendo su Fox News di avere tutto il diritto di screditare Machado per il suo fisico. Negli anni novanta (Machado vinse miss universo nel 1996) Trump era il produttore esecutivo del concorso di bellezza.
Machado "era la vincitrice ed era ingrassata troppo ed era diventata un vero problema. Avevamo un vero problema. Ma non era solo questo, era anche il suo atteggiamento" ha detto a "Fox & Friends". Hillary è "tornata indietro negli anni e ha trovato questa ragazza. E' stato molti anni fa". "Ha trovato la ragazza e ne ha parlato come se fosse Madre Teresa. Non era proprio così. Ma d'accordo, Hillary deve fare quel che deve" ha detto Trump.
Il New York Times sottolinea come il miliardario invece di evitare l'argomento, che ha rappresentato forse il momento più basso di tutta la serata, questa mattina è voluto tornarci in modo ancora più convinto, con l'intenzione di aumentare la tensione.
Quanto al moderatore del dibattito di ieri Lester Holt, Trump l'ha accusato di avere favorito Clinton con la sua conduzione. "Ha lasciato tutte le sue caramelle fuori. Non le ha chiesto di spiegare meglio", ha detto il miliardario. "Ma mi ha chiesto delle mie tasse, di cui ho parlato almeno 500 volte. Ma devo dire che sono andato molto bene quando mi ha fatto domande normali", ha aggiunto. "Non le ha chiesto delle emails, non le ha chiesto degli scandali, non le ha chiesto di Bengasi. Non le ha chiesto molte cose che avrebbe dovuto chiederle. Perchè? Non lo so".
Dopo il dibattito, l'ex sindaco di New York Rudolph Giuliani, uno dei più fidati consiglieri di Trump, ha suggerito al miliardario di saltare i prossimi due dibattiti se non saranno scritte regole imparziali sulla gestione della sfida.
Secondo Giuliani, Holt dovrebbe "vergognarsi" per il modo in cui ha gestito il dibattito con Trump.
Donald Trump non è nuovo agli attacchi personali, spesso al limite della decenza. In passato aveva preso di mira la famiglia musulmana di un veterano dell'esercito americano morto in Iraq. E ancora un giudice ispanico. Ma nelle ultime settimane sembrava che stesse cambiando strategia, portando gli attacchi quasi sempre verso Clinton. Poi ieri sera l'astuzia della sua sfidante ha risvegliato la sua antica passione.
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