Usa 2016
Usa 2016: nei vestiti di Hillary prevale il patriottismo
Dopo conquista nomination, candidata insinua vittoria elezioni
New York, 20 ott. (askanews) - Rosso, blu e bianco. Come la
bandiera americana. Che è diventata nel tempo simbolo di libertà
e di resilienza e che sventola ovunque nei 50 Stati Usa. Anche
sulla Luna. E' impossibile non notare come la combinazione di
colori scelta da Hillary Clinton per i suoi vestiti durante i
dibattiti presidenziali rimandi, in tutto e per tutto, al tema
patriottico delle stelle e strisce.
Firmati da Ralph Lauren (anche lui americano e forse destinato a essere il suo stilista in chief), i tailleur con pantalone indossati dalla candidata democratica erano tre, così come i duelli contro Trump. E per l'ultimo, tenutosi a Las Vegas (Nevada) ieri, Hillary si è vestita di bianco, lo stesso colore che aveva scelto per la convention di luglio, quando da Philadelphia accettò la nomination del partito democratico.
Una coincidenza? Forse no. Se allora era riuscita ad aggiudicarsi un traguardo che nessuna donna prima di lei aveva mai raggiunto per uno dei grandi partiti del Paese, ieri si è vestita di nuovo in bianco come a dire che avrebbe vinto non solo il terzo dibattito ma anche la corsa per la conquista della Casa Bianca.
Nel primo dibattito del 26 settembre a New York, Clinton aveva optato per il rosso acceso; nel secondo a St Louis, Missouri, del 9 ottobre aveva scelto il blu navy; nel terzo e ultimo dibattito, quello di ieri, a Las Vegas ha voluto il bianco. Tre completi simili, ma con dettagli diversi, che rimandano alla storia, anche femminile, degli Stati Uniti. Erano le suffragette americane, ai primi del Novecento, a vestire di bianco mentre sfilavano in corteo per far valere i loro diritti. E lo facevano impugnando bandiere giganti, rigorosamente a stelle e strisce, come quella a cui si è ispirata Clinton nel corso dei tre dibattiti.
Anche lei, come le femministe del passato, si batte per le donne e i loro diritti, anche quello di abortire. Non ci si aspetterebbe altro da colui che potrebbe fare la storia diventando la prima donna presidente degli Usa. Di bianco vestì anche la democratica Geraldine Ferraro, che nel 1984 diventò la prima donna a candidarsi per la vice presidenza sfoggiando un tailleur panna alla nomination ufficiale a San Francisco (California); in ticket con Walter Mondale, sfidò senza riuscirci il duo formato da Ronald Reagan e George H. W. Bush.
Ma che cosa vuol dire, per un personaggio politico come Clinton, vestirsi di bianco? Si tratta di una tonalità in grado di trasmettere senso di rigore e fermezza, quasi che l'ex segretario di Stato volesse andare in pubblico dicendo "ho fatto i compiti", scriveva il New York Times a luglio dopo la convention. La stessa fermezza con cui intende sconfiggere il rivale repubblicano Donald Trump, tra l'altro ancora nel pieno delle polemiche per i suoi commenti sessisti.
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