Usa
Usa: Trump "pro-vita", firma primo provvedimento contro l'aborto
Stop a fondi federali a gruppi che promuovono pratica all'estero
New York, 23 gen. (askanews) - Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per bloccare i fondi federali diretti alle organizzazioni che praticano o promuovono l'aborto all'estero. La decisione odierna di rimettere in vigore un provvedimento amato dai repubblicani chiamato "Mexico City policy" o "Global gag rule" è arrivata all'indomani del 44esimo anniversario della legalizzazione dell'aborto negli Stati Uniti e due giorni dopo la Women's March a Washington e quelle ad essa ispirata nelle principali città degli Usa e del mondo.
Questo provvedimento, voluto da Ronald Reagan nel 1984, è sempre stato in vigore a momenti alterni: revocato dai presidenti democratici e reintrodotto da quelli repubblicani. L'ultimo a cancellarlo era stato Barack Obama nel 2009: fu uno dei primi ordini esecutivi che firmò una volta arrivato alla Casa Bianca.
Anche Trump, che firma quest'ordine esecutivo a pochi giorni di distanza dal suo insediamento, non ha perso tempo. Non solo: venerdì 20, nel giorno in cui ha giurato da presidente, ne ha firmato un altro che aveva l'obiettivo di incoraggiare le agenzie federali a smantellare buona parte dell'Obamacare, la riforma sanitaria voluta dal suo predecessore.
Nella conferenza stampa di oggi dalla Casa Bianca il portavoce Sean Spicer ha detto che questo provvedimento è "in linea con i valori pro-life della nuova amministrazione, che tutelano la vita".
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