CEV CUP
Uyba a un bivio della stagione
In Ungheria il match d’andata dei quarti di finale, farfalle non al top ma è d’obbligo una prova d’orgoglio
L’incerta Unet Yamamay del 2017 arriva oggi, nel Sud dell’Ungheria, a un bivio della sua stagione. A Békéscsaba, l’andata dei quarti di finale è un momento cruciale anche se va aggiunto che il passaggio del turno sarà davvero in palio mercoledì prossimo al PalaYamamay.
Ma per non complicarsi la vita e, soprattutto, ipotecare la semifinale contro la vincente dello scontro tra Casalmaggiore e Stoccarda, le farfalle hanno bisogno di un risultato importante e che pesi nell’economia del doppio confronto.
Mencarelli arriva al match con il Linamar Békéscsabai Rse con più di un cruccio: scelte obbligate al centro perché Giulia Pisani, alle prese con i noti problemi alla schiena, non è nemmeno partita e anche la giovane Beatrice Badini non è stata aggregata. Due sole centrali a disposizione, dunque. Ma non è finita qui, perché Signorile - pur con un recupero record - non è al meglio dopo la distorsione alla caviglia destra rimediata in campionato.
Uyba quindi con tanta pressione addosso ma anche reduce da una settimana piena di lavoro e di recupero che dovrebbe aver ricaricato le batterie a Diouf, fatto migliorare la condizione di Vasilantonaki e consentito a Fiorin di resettare e ripartire.
La partita di Busto passa dalla prestazione delle schiacciatrici: da Martinez, che è in buona condizione, ci si attende la spinta decisiva in termini di impatto e di punti. La dominicana, unica biancorossa che per potenzialità e fisicità avrebbe avuto cittadinanza tra le bigviste all’opera nel weekend delle finali di Coppa Italia a Firenze, ha da farsi perdonare il passaggio a vuoto di Minsk e qualche patema in ricezione col pallone Mikasa. Lo stesso che il team di Busto ha utilizzato negli allenamenti antecedenti la sfida di oggi, nella quale coach Marco Mencarelli potrebbe anche ridare spazio a Ilaria Spirito nell’ormai infinito (e probabilmente destabilizzante) balletto della maglia gialla di libero. Ma tant’è, in assenza di prestazioni continue e convincenti anche da parte di Witkowska, andare a esplorare umori e forma dell’ex azzurrina è una possibilità.
E le rivali? Guidate dal serbo Sasa Nedeljkovic, le magiare schierano in regia la 23enne Talas, alzatrice precisa ma piuttosto scolastica, e da opposta la russa Smirnova, vista a Monza nella prima parte di stagione. Interessante la centrale statunitense Clement, ma l’attaccante dalla quale passano più palloni è la schiacciatrice Greta Szakmary, 26 anni, mai uscita dai confini ungheresi, buon braccio ma con poche traiettorie.
Il Linamar, che ha vinto tutte le quattro gare disputate fin qui in Cev Cup, nella quale ha fatto fuori le serbe dello Jedinstvo Stara Pazova e soprattutto le francesi del Beziers VB, è squadra più organizzata di quanto ci si potrebbe attendere da una formazione del campionato ungherese.
L’eliminazione del Beziers della stellina Haak è arrivata dopo due sfide nelle quali le magiare hanno giocato con grande disciplina, sfiancando alla distanza le più quotate francesi.
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