SACRA RAPPRESENTAZIONE
Va in scena la maestà della vita
«Da dove viene quel senso di dolcezza infinita, quasi di casa, di capanna, di grembo, che avvertiamo in noi quando ci poniamo a meditare su cosa significhi il Natale»: da questa riflessione di Giovanni Testori prende spunto «La maestà della vita». Così si intitola la sedicesima edizione della sacra rappresentazione diretta a Varese da Andrea Chiodi. Una bella sfida per lui, che lavora con un solo professionista, l’attore Marino Zerbin, e con oltre 400 ragazzi e bambini del gruppo scout Aggs Varese 2, aiutato da più di cento volontari Avsi, Fondazione per il servizio internazionale sostenuta dall’evento. Dice il regista: «Credo che questo modo semplice e popolare di raccontare, se fatto con cura sicuramente raggiunge di più rispetto a un teatro fatto per pochi. Andare in piazza con un racconto autentico è un’occasione straordinaria perché la bellezza raggiunga i cuore di tutti».
E continua: «Quest’anno mi hanno commosso le parole di Testori, che già più volte ho proposto al Sacro Monte, colpito dalla sua lucidità di analizzare il presente e la storia senza un pregiudizio e senza un’ ideologia, ma con il cuore spalancato alla realtà. Oggi mancano intellettuali e artisti così liberi, forse Cacciari, Gramellini... E per me oggi la vera sfida è fare il regista ed essere credente!».
«La maestà della vita», sacra rappresentazione - Mercoledì 23 dicembre a Varese, piazza San Vittore, ore 16, ingresso libero.
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