SCUOLA
Vaccinazioni, cosa bisogna sapere
La legge sull’obbligo vaccinale approvata il 31 luglio è quasi alla resa dei conti. In tutta Italia entro l’11 settembre le famiglie di bambini da 0 a 6 anni iscritti a servizi scolastici cosiddetti non dell’obbligo (nido, sezione primavera e scuola dell’infanzia, comprese le scuole private non paritarie) devono presentare la documentazione che attesta l’avvenuta vaccinazione, oppure un’autocertificazione o il modulo di prenotazione del vaccino.
LOMBARDIA In tutta Italia dunque i piccoli non in regola con l’iter vaccinale non entreranno in classe il primo giorno di scuola. Regione Lombardia aveva annunciato una proroga di 40 giorni, decisione duramente contestata dalla ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, che ha dichiarato la nostra regione «fuori legge». Il 4 settembre il governatore Roberto Maroni ha «congelato» la delibera e il 5 settembre Giulio Gallera, l’assessore al Welfare del Pirellone, ne ha firmata una nuova che consente alle famiglie non in regola di accedere a un «Percorso formale di recupero dell’inadempimento» per vaccinare i bambini entro 40 giorni, durante i quali resteranno però esclusi da scuola.
0-6 ANNI L’accesso ai nidi e alle materne per bimbi da 0 a 6 anni, ha precisato più volte Fedeli, potrà avvenire anche con la sola prenotazione alla vaccinazione. In questo caso «non è responsabilità del genitore: può succedere che ci sia stata la richiesta, ma la struttura sanitaria abbia dato appuntamento fra due mesi. Chi invece non ha fatto le vaccinazioni e non le ha richieste, non entra a scuola. Se un genitore non ha fatto vaccinare il proprio figlio e continua a mantenere un atteggiamento contrario, il lavoro più importante da fare come istruzione è proprio motivarlo, coinvolgerlo e convincerlo sull’importanza del vaccino per bene del proprio figlio e della comunità».
SCUOLA DELL’OBBLIGO Per gli studenti di primarie e secondarie nati tra il 2001 e il 2011 il termine per presentare la documentazione (va bene anche l’autocertificazione) è il 31 ottobre, ma i non vaccinati non saranno allontanati da scuola. Come spiega infatti Annamaria Maestroni, direttore sanitario Ats Insubria che ha approntato un vademecum sull’argomento: «Per la scuola dell’obbligo prevale il diritto allo studio e scatterà la sanzione amministrativa al temine di un percorso di accompagnamento e di approfondimento nel quale si cercherà di ottenere l’osservanza della nuova normativa». Le sanzioni da pagare vanno da 100 a 500 euro. Chi invece avesse perso il certificato vaccinale può richiederlo al distretto sanitario oppure scaricarlo dal fascicolo elettronico dei Servizi Welfare online di Regione Lombardia attraverso la tessera sanitaria.
QUANTI STUDENTI Sul territorio varesino l’obbligo vaccinale riguarda 18.779 soggetti su un totale di 134.929 studenti da 0 a 16 anni; in particolare sono circa 4000 i bambini da 0 a 6 anni che non sono in regola con le vaccinazioni. Ma, spiega ancora Maestroni, «il numero di 18.779 soggetti equivale a una percentuale di circa del 13%, è potenziale e riguarda tutti quei soggetti per i quali risulta non somministrata anche solo una dose di vaccino tra quelli previsti. Dentro questa stima ci sono anche i bambini vaccinati privatamente, quelli che hanno fatto vaccinazioni parziali, magari senza concludere il ciclo totale di richiami o quelli che hanno fatto solo alcuni tipi di vaccini e quelli che hanno l’esonero».
QUALI VACCINAZIONI Sono dieci le vaccinazioni obbligatorie: antipoliomielitica, antidifterica, antitetanica, antiepatite B, antipertosse, anti Haemophilus Influenzae tipo B, antimorbillo, antirosolia, antiparotite e antivaricella (ma solo per i nati nel 2017).
TERMINE ULTIMO Sia per la fascia 0-6 anni, che per le primarie e secondarie, il termine ultimo per mettersi in regola con le vaccinazioni che magari alla prima scadenza erano solo state prenotate è il 10 marzo 2018: a quella data bisogna consegnare il documento ufficiale dell’avvenuta vaccinazione.
INFORMAZIONI Sono disponibili sul sito www.ats-insubria.it, nelle sedi vaccinali del territorio e attraverso due numeri telefonici: 0332.278395 per il Nord della provincia, 0331.699656 per Valle Olona e il Sud della provincia.
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