SERIE A1
Varese a Reggio. Col piede giusto
Serve portare in trasferta lo “spirito forte” di Masnago
Ragazzi, non fatevi conciare per le feste. Imperativo o ammonimento, Ferrero e compagni sono avvisati, in verità non hanno bisogno di voci fuori del coro a pungolarli ben conoscendo essi stessi la portata delle tre gare che li attendono: a Reggio Emilia stasera, sabato 16 dicembre, con le ritrovate “Vu Nere”, il giorno di Santo Stefano, a Masnago, infine a Brindisi il 2 gennaio.
Sei punti sarebbero come oro, incenso e mirra, quattro come grasso che cola, due come l’aria che si respira, con zero a schifìo si finisce.
Tre sfide delicate ed enigmatiche per Varese la quale, fattasi scivolare di dosso Venezia e Sassari potrebbe pretendere i favori del pronostico nel match di Masnago che, alle tre del pomeriggio, fa pensare più al Franco Ossola che al caloroso palazzetto.
A proposito di calendario, un po’ balzano, ci ha scritto Sergio Raité, un appassionato, tifoso sin dai tempi di Manuel Raga, allorquando il pregiato valore della Pallacanestro Varese era una certezza come pure la cadenza degli appuntamenti che permettevano a un abbonato di programmare le sue presenze dall’inizio di stagione.
Il potere delle televisioni, ha fatto piazza pulita delle tradizioni con la veemenza classica di un business di comunicazione, pertanto mirato più agli utenti che agli spettatori. Come dire di una medaglia e del suo rovescio. Il nostro lettore non ha lesinato neppure osservazioni poco positive sulla gestione dell’Openjobmetis, se è vero che la società accusa debiti tali da poterla impensierire, pur allestendo una squadra dai limiti evidenti nella quale, ad esempio, vorrebbe vedere Hollis in campo con un maggior minutaggio. Un appunto già sollevato su queste colonne e al quale Attilio Caja replicò con una giustificazione molto specifica non ritenendo Damian uno strenuo difensore. Perché, allora, lo si è preso? Hollis ha passaporto ungherese e costa poco.
Reggio Emilia, perdendo alcune delle vedettes, ha dilapidato un po’ quel suo progetto scivolando nelle gerarchie, ancorché in ripresa dopo alcuni interventi di “pronto soccorso”. Formazione battibile? O, forse, non troppo, almeno ora rispetto alle prime sconfortanti giornate? In ogni caso Reggio Emilia vanta alcuni valori davvero super, basti citare Della Valle e Wright e, come gruppo, sembra funzionare, non avendo dissipato il suo vecchio spirito. Quello stesso che non mancherà a Varese se riuscirà, con energia, a “traslocarlo” da Masnago alla ricerca di uno stupefacente colpaccio esterno.
Ampi servizi sulla Prealpina di sabato 16 dicembre
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