LA TREDICESIMA GIORNATA
Varese, adesso sono guai
Non bastano Okoye e Wells: biancorossi sconfitti a Brindisi dopo un supplementare: 95-90
Finisce come contro Bologna: una sconfitta al supplementare con scarto di 5 punti (95-90). Stavolta però la sensazione è che una vittoria avrebbe solo consacrato un clamoroso suicidio. Quello di Brindisi.
La sera di oggi, mercoledì 3 gennaio, al PalaPentassuglia s’è avuta la conferma che la coperta varesina non solo è corta ma comincia ad assomigliare a un cencio. Così mentre la società prende tempo per trovare il sostituto di Waller, pescando l’affare di metà stagione, la squadra di Attilio Caja si avvicina a passi decisi verso il baratro. Stavolta la sconfitta pesa doppio perché a vincere è stata l’ultima della classe, rivitalizzata da Frank Vitucci (prima vittoria su tre gare con Brindisi), per i tifosi biancorossi, il coach dei sogni infranti.
Brindisi parte subito forte mentre Ferrero (8 e 3 rimbalzi) litiga col ferro da ogni posizione e il resto dei biancorossi arranca in difesa, preso a schiaffoni da Lalanne (23 punti e 4 rimbalzi e 2 assist) e da Smith (19 con 4 rimbalzi e 6 assist) e da Tepic (17 con 5 rimbalzi e 4 assist).
I salentini volano sull’11-0 ed è Wells a mettere i primi due punti, seguito da Cain. L’11-4 è effimero perché i tre di cui sopra portano Brindisi al 19-4, primo massimo vantaggio di serata.
Se Varese non tracolla è grazie a un vitale Wells (25 e 5 assist) e a un monumentale Okoye (27), oltre a due liberi di Pelle: si chiude il primo quarto sul 23-15. Nella seconda frazione, lo shampoo espresso servito da coach Artiglio, Varese ha un sussulto dopo essere sprofondata nell’oceano delle proprie debolezze tecniche e mentali, quando Suggs infila il 34-17, doppiando i varesini.
A cambiare l’inerzia della partita è l’ingresso in campo di Nicola Natali, assai più efficace di un inutile Hollis, mai in partita e autore di un antisportivo su Donzelli costato a Varese uno 0-4.
Nonostante il divario, però, è proprio Wells a indossare i panni del condottiero che i varesini si aspettano. Il play piazza quattro punti di fila e imbecca proprio Natali (11 con 3/5 da tre e 2 rimbalzi) per la tripla del 34-24. L’inerzia varesina prosegue con Avramovic (6 e 2 assist) che fila in contropiede per due volte e costringe Vitucci al time out sul 34-28.
Varese rientra? Macché.
Tepic e Lalanne giocano con la difesa dell’OJM, forse sicura d’aver completato la rimonta, e solo un’altra tripla di Natali e un tap-in di Pelle allo scadere rendono il distacco a metà gara ancora gestibile: 42-33.
Il terzo quarto è tutto biancorosso: la squadra riprende fiducia e persino Cain, inguardabile nei primi due quarti, mette ossigeno (48-42) facendo venire ai brindisi, sin lì pimpanti, il braccino: a 5’ dalla fine Okoye stampa il -5 (50-45) e poco dopo rimette Varese in carreggiata (52-50).
L’uscita dal time out dei brindisini è ancora una volta deleteria per Varese che rifinisce a -6 per i canestri di Suggs e Lalanne e mentre Wells ricuce (56-53), Cain fa il verso a Hollis e prova a uscire dal match buttando un pallone, perdendo Lalanne e commettendo il 4° fallo.
Per fortuna, Okoye ha la mano calda e Varese, nonostante le sortite a intermittenza di Mesicek (10), rimane appesa al match sul 62-56, quando Pelle (4 e 3 rimbalzi) decide di dare un nonsenso alla sua sin lì discreta prestazione. II lungo commette un inutile fallo in attacco e alla ripresa del gioco, all’inizio del quarto periodo, prima si ripete e poi vanifica una rocciosa difesa di Varese facendosi spedire in panchina per cinque falli, a 9’ dalla fine sul 64-59.
Partita finita? Sembrerebbe di sì visto che Suggs, Moore e Smith riportano i padroni di casa sul +12 (78-66), quando mancano circa 2’30” alla sirena.
Okoye e Wells provano a rovinare la festa ai salentini (78-70) ma Smith è una sentenza dalla lunetta (dove Brindisi ha tirato 31 volte segnando 22 canestri contro il 9/13 di Varese: un metro arbitrale rivedibile...).
Sull’82-72 è Caja a chiamare time out. Il coach più che ricordare a Wells & soci che la differenza canestri a fine anno conta, li invita a giocare tutti e 24 i secondi a disposizione. Alla fine del match manca neppure un minuto.
E qui va in scena il dramma brindisino: 0-10 con la perla di Moore (13) che a 14” dalla fine, coi suoi avanti 82-78 e la palla in mano, si fa anticipare come un pivello da Wells e poi ne blocca la veloce transizione a canestro. Morale: antisportivo che Wells concretizza con un 2/2 dalla lunetta, ispirando poi il rimbalzo decisivo del redivivo Cain, che impatta a 7” dalla sirena.
Brindisi cicca anche l’ultima azione tanto che è Okoye a lanciare una preghiera dalla sua metà campo allo scadere dei 40’ regolamentari. Palla sulla tabella e si ricomincia. Con più fiato e meno falli (alla fine 27 quelli fischiati ai biancorossi contro i 19 appioppati ai brindisini: vale la pena ribadire la rivedibilità del metro arbitrale), Varese avrebbe avuto qualche chance di difendere un’inerzia mentale che a quel punto era tutta sua.
Invece, come il salvatore della patria, è rispuntato Dante Smith che ha cavato fuori dall’incubo la truppa di Vitucci e i 3.400 del PalaPentassuglia: i suoi sei punti sono stati decisivi nel respingere gli assalti disperati di Okoye (MVP varesino con 27 punti, 15 rimbalzi e 1 assist). E alla fine il 95-90 dice che ha vinto la squadra migliore. Tenuto conto che è la stessa che continua a occupare il fondo della classifica, in coabitazione con Pesaro, a sole due lunghezze da Varese (e da Pistoia), c’è poco da stare allegri.
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Happy Casa Brindisi-OJM Varese 90-85 d.1t.s.
(23-15; 42-33; 62-56; 82-82)
BRINDISI Suggs 9 (2-3, 1-4), Tepic 17 (5-7, 2-5), Moore 17 (2-7, 1-3), Mesicek 10 (3-6), Lalanne 23 (7-10, 2-5), Oleka (0-1 da 3), Smith 22 (4-4, 2-2), Cardillo (0-1 da 3), Donzelli 1. Ne: Sirakov, Canavesi, Petracca. All. Vitucci.
VARESE Wells 25 (7-14, 3-7), Avramovic 6 (3-6, 0-1), Cain 7 (3-4), Hollis (0-1, 0-1), Pelle 4 (1-1), Tambone (0-3, 0-1), Ferrero 8 (0-2, 2-6), Okoye 29 (9-11, 3-5), Natali 11 (1-1, 3-5), Ne: Bergamaschi, Seck. All. Caja.
Arbitri Paternicò, Sardella, Belfiore.
Note Tiri liberi: Brindisi 25/34, Varese 9/13. Rimbalzi: Brindisi 33 (Lalanne 11), Varese 36 (Okoye 15). Totali al tiro: Brindisi 23/37 da 2, 8/22 da 3; Varese 24/44 da 2, 11/25 da 3. Valutazione: Brindisi 109, Varese 84. Antisportivi: Hollis 11’50” (28-15), Moore 39’46” (82-78). Usciti per 5 falli: Pelle 30’57” (64-59), Wells 44’21” (92-88). Spettatori 3.400 circa.
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LA TREDICESIMA GIORNATA
Grissin Bon Reggio Emilia-Red October Cantù 86-80; Dolomiti Energia Trento-Fiat Torino 79-67. Germani Brescia-Vanoli Cremona 67-80; Happy Casa Brindisi-Openjobmetis Varese 90-85 d.t.s., Banco Sardegna Sassari-Sidigas Avellino 88-95 d.t.s., Betaland Capo d’Orlando-Umana Venezia 59-91, Pesaro-EA7 Milano 64-71, Segafredo Bologna-The Flexx Pistoia 75-67.
LA CLASSIFICA
Brescia, Milano e Venezia punti 20; Avellino 18; Torino e Sassari 16; Trento e Bologna 14; Cremona e Cantù 12; Capo d’Orlando, Reggio Emilia 10; Varese e Pistoia 8; Pesaro e Brindisi 6.
PROSSIMO TURNO
Domenica 7 gennaio: Cantù-Capo d’Orlando; ore 17: Venezia-Pesaro, Torino-Brescia; ore 18.15: Sassari-Trento, Reggio Emilia-Brindisi; ore 19.15: Cremona-Varese; ore 20.45: Avellino-Bologna, Pistoia-Milano.
Ampi servizi sulla Prealpina di mercoledì 3 gennaio.
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