LA STRATEGIA
Varese alla resa dei conti
Mercoledì 18 maggio Cda decisivo: club al bivio dopo le divisioni legate a Vavassori
Siamo alla resa dei conti. Il futuro societario del Varese passa dal consiglio d’amministrazione convocato per mercoledì 18 maggio. Un passaggio cruciale dopo le fibrillazioni interne conseguenti al mancato lieto fine dell’operazione Vavassori. Per chiarire, argomentare e soprattutto decidere.
Al tavolo i cinque componenti del Cda. Quindi il presidente Gabriele Ciavarrella, il vice presidente Piero Galparoli, il terzo socio fondatore Enzo Rosa, il responsabile amministrativo Andrea Donnini e Alessio Costa (uno degli sponsor del club con Happy Dog).
La spaccatura esiste ed è inutile negarla: Galparoli e Ciavarrella hanno spinto per chiudere l’operazione con Pietro Vavassori, ex patron della Pro Patria, convinti che il suo contributo economico fosse fondamentale per garantire solidità e prospettiva alla società; Rosa ha piantato paletti restrittivi circa l’impatto dell’imprenditore bergamasco quando ha captato la possibilità che venisse stravolta la composizione dell’area tecnica con un’entrata massiccia di new entry in grado di assottigliare sensibilmente la componente varesina. Di fatto l’operazione è saltata. Che cosa accadrà?
Un ricompattamento non pare semplice. Galparoli, l’uomo che ha condotto la trattiva con Vavassori, evita di parlare («no comment») ma è palpabile il suo disappunto per l’esito negativo dell’operazione. Facile pensare che la sua certezza fosse quella di assicurare un rinforzo economico sostanzioso al club e che ora il suo pensiero sia quello di un’occasione persa per il Varese. Dall’altra parte Rosa resta convinto che un aiuto fosse prezioso ma non a fronte di un’entrata massiccia nell’area tecnica di persone provenienti da fuori.
Il problema principale rimane quello dei soldi. Interrogativi correlati: qual è il budget senza l’apporto di Vavassori? Quali sarebbero le potenzialità finanziarie del club nel caso si arrivasse alla rottura e Galparoli decidesse per il passo indietro? Ciavarrella conserverà la carica di presidente?
Nel frattempo Rosa sta dialogando con i sostenitori già presenti in società. La riemersione del general manager Paolo Basile, uomo vicino allo sponsor Gagà, conferma le indiscrezioni sulla disponibilità dell’azienda di Crema operativa nel settore dell’orologeria, di aumentare il proprio peso specifico nel Varese e magari di assumere un ruolo di primo piano.
E Ricky Sogliano?
L’ex patron ha incontrato parte della dirigenza ma ha ribadito di non essere coinvolto nel discorso societario. Di fatto darà una mano spendendo il proprio nome per provare a indirizzare verso piazzale De Gasperi risorse preziose.
Dal vertice di mercoledì, di sicuro, uscirà una situazione più chiara rispetto alle ultime settimane quando ipotesi, tentativi e trattative si sono intrecciati senza portare a nulla di concreto, con riflessi “bloccanti” sulle decisioni relative alla squadra che verrà.
Al momento la previsione più verosimile è quella di un Varese in grado di attrezzarsi per una serie D di alta classifica ma non con le sembianze della corazzata. Per aggiornamenti appuntamento al dopo Cda.
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