LA CRISI
Varese alla resa dei conti
Basile e Taddeo chiedono l’assemblea dei soci: ultimatum il 15 marzo
Comincia a far concorrenza, seppure in sedicesimo, al closing del Milan ”cinese” la vicenda legal-sportiva del Varese calcio. Il tira e molla tra le due anime della società, una rappresentata dal presidente Gabriele Ciavarella e dal socio fondatore Enzo Rosa e dall’altra dal vicepresidente Aldo Taddeo e dal dg Paolo Basile, da oggi, venerdì 3 marzo è all’ennesimo colpo di scena: proprio Basile ha inviato le raccomandate con le quali chiede l’immediata convocazione dell’assemblea dei soci a Ciavarella per discutere di un ordine del giorno strategico per le sorti della società bianorossa: rinnovo del Consiglio d’amministrazione e dunque ridiscussione ed eventuale ridistribuzione delle quote e analisi della situazione economica coi relativi provvedimenti. Quali?
A oggi è impossibile dirlo con certezza. Il termine fissato dal codice civile, richiamato nella lettera di Basile a Ciavarella, è di otto giorni per la convocazione, dopo di che l’assemblea potrà comunque validamente essere costituita dallo stesso Basile, che detiene la maggioranza delle quote societarie.
Considerando i giorni festivi si va dunque al 15 marzo prossimo: una data che potrebbe essere un ultimatum ma anche l’invito a trovare una mediazione rapida.
Alla vigilia della delicata trasferta di Casale, la società biancorossa si ritrova ancora esposta all’incertezza non solo sul proprio futuro. Ma del suo stesso presente.
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