FINAL FOUR
Varese, che SCIALLO(N)!
Straordinaria impresa dei biancorossi che battono l’Elan sul suo campo e si regalano la finalissima di domenica 1 maggio contro Francoforte
Quando a 2’06” dalla sirena di metà gara il tabellone del Colisée era fisso sul 38-51 per i padroni di casa dell’Elan Chalon anche ai più ottimisti tra i biancorossi è passato un cattivo pensiero per la testa: subire un parziale di 26-7 sul parquet degli organizzatori delle Final Four della Fiba Europe Cup è una mazzata che può stroncare qualsiasi legittimo sogno. E invece no.
Testarda più d’un toro charolet, pungente più della spada di D’Artagnan, ubriacante più del Borgogna d’annata, la truppa di Paolo Moretti è rimasta appesa al sogno che stava costruendo nel primo quarto (31-25) e con le fiondate di Wright, Campani e Kuksiks ha spiegato ai francesi che già pregustavano la finale che - pur pagando la latitanza (e i centimetri) a rimbalzo - senza cuore non si va da nessuna parte.
La seconda metà gara s’è infatti aperta coi biancorossi costretti ancora a colmare il gap subito nel secondo quarto e capaci di farlo in scioltezza grazie a una difesa diventata aggressiva fino allo sfinimento, grazie alle continue rotazioni dettate dalla panchina.
Kuksiks (15) ha poi cominciato a sparare da tre sulle improvvise incertezze francesi e l’ha fatto con la consueta precisione (5/8), Davies (17) ha mostrato i muscoli e il duo italico Campani (15)-Cavaliero (8) ha offerto sprazzi di tecnica e sagacia cestistica, permettendo all’Openjobmetis di chiudere la terza frazione col +6 con cui aveva terminato il primo quarto (70-64).
Chi si aspettava l’inevitabile reazione veemente dell’Elan, sin lì trascinata da Hazell (19), disastroso però da lontano (1/11 dall’arco), da Booker (16), da Roberson (12) e dai preziosi ma anche pasticcioni Kalinoski (11) e Brownlee (8), non aveva fatto i conti con la squadra che è diventata Varese. Wayns è salito in cattedra al momento giusto, ben supportato da Cavaliero e i biancorossi sono volati a +14 (78-64). Brownlee ha tentato di riportare i suoi a contatto l’Elan ma Wright (12) e il solito, monumentale Wayns (17) hanno sigillato l’impresa che a Varese non riusciva da 31 anni - ritrovarsi a giocare in una finale europea -, continuando a sognare quel che accadde 38 anni fa contro l’odiata Cantù. Vincere quella finale. L’appuntamento è per domenica 1 maggio, contro la fortissima Francoforte (che ha regolato, in rimonta, i russi dell'Enisey per 59-56) a Chalon, in piazza Monte Grappa o, a pagamento, sullo streaming di livebasketball.tv. Tre giorni dopo si andrà proprio a Cantù per non lasciare intentato un altro sogno. Ma Moretti e la sua ciurma insegnano che le imprese da sogno si costruiscono un passo per volta.
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Elan Chalon-Openjobmetis Varese 82-91
(25-31; 53-48; 64-70)
CHALON: Kalinoski 11 (1-2, 3-5), Hazell 19 (5-10, 1-12), Michineaux 7 (2-3), Bouteille (0-1), Gradit ne, Lessort 7 (3-5), Evtimov 2 (1-1, 0-2), Ndoye ne, Roberson 12 (0-2, 4-11), Booker 16 (6-14), Brownlee 8 (1-3, 1-2). All. Choulet.
VARESE: Davies 17 (7-12), Wayns 17 (3-5, 3-6), Varanauskas ne, Testa ne, Cavaliero 8 (1-1, 2-4), Wright 12 (6-8, 0-2), Campani 15 (4-5, 1-1), Kangur 3 (1-3, 0-1), Rossi ne, Ferrero 2 (1-1, 0-1), Pietrini ne, Kuksiks 17 (5-8 da 3). All. Moretti.
Arbitri: Mogulkoc, Calik, Sharapa.
Note - Tiri liberi: Chalon 17/20, Varese 12/21. Rimbalzi: Chalon 42 (Booker 13); Varese 29 (Wayns 6). Totali al tiro: Chalon 19/43 da 2, 9/32 da 3; Varese 23/35 da 2, 11/23 da 3. Assist: Chalon 14 (Roberson 5), Varese 22 (Wright 9). 5 falli: Kangur 37’35” (73-84). Spettatori 4900 circa.
Ampi servizi sulla Prealpina di sabato 30 aprile.
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