SERIE D
Varese, continuità cercasi
Onda di Bra da cavalcare contro il Pavia. Nel girone B la Pro, a caccia conferme alla sua fresca leadership, ospita il Ciserano
QUI VARESE Il successo sul campo del Bra ha rappresentato una piccola svolta, almeno nei numeri. Il Varese non aveva mai vinto fuori casa e neppure era riuscito ad infilare due risultati positivi di seguito. Due tabù infranti grazie alla rimonta confezionata nel finale grazie ai gol di Palazzolo e di Molinari all’ultimo respiro.
Che possa scattare qualcosa? Che finalmente sia giunto il momento di svoltare? Il direttore sportivo Alessandro Merlin misura e centellina le parole. Nessuna illusione, nessun prolungamento della prospettiva che rimane a raggio ridotto: «Andiamo avanti partita per partita» il suo mantra. Tornando al match di Bra affianca applausi e bacchettate: «Mi è piaciuto l’atteggiamento, la voglia di rincorrere il risultato, di portarlo a casa. Non mi sono piaciute le disattenzioni in cui, purtroppo, cadiamo spesso». Ma c’è tempo per fermarsi. Mercoledì 1 turno infrasettimanale, che al Varese propone la gara casalinga contro il Pavia (ore 14.30). L’imperativo è allungare la striscia di due risultati utili (prima del blitz a Bra c’era stato il beffardo pareggio con la Caronnese) cogliendo una vittoria che permetterebbe al gruppo biancorosso di recuperare terreno in classifica e serenità all’interno dello spogliatoio.
Il problema più eclatante da risolvere rimane la tenuta difensiva: 2 gol subiti anche a Bra, 20 in 11 confronti, seconda peggior retroguardia del girone. È qui che occorre lavorare, è qui che si concentrano buona parte di quelle disattenzioni stigmatizzate da Merlin. Soprattutto sulle palle da fermo bisogna stringere le maglie e alzare la soglia di concentrazione.
QUI PRO PATRIA Umilmente capolista. Il nuovo corso della Pro Patria è sobrio come i suoi interpreti. È il frutto della filosofia di Javorcic per il quale il gruppo viene sopra ogni cosa. E il gruppo risponde anche quando le stelle stanno a guardare. Perciò la vittoria di Lumezzane, che ha proiettato la Pro solitaria in cima alla graduatoria, dà tanti spunti sui quali riflettere. Il più significativo è l’aspetto tecnico emerso nel giorno in cui il tecnico biancoblù aveva a disposizione un solo attaccante e non poteva contare, a metà campo, su Disabato. Semmai ci fosse bisogno è la conferma che nessuno è riserva ma tutti utili e soprattutto unicamente proiettati all’obiettivo.
Questa è una settimana corta con l’ennesimo turno infrasettimanale che mette a dura prova i muscoli e il cervello. Ci voleva una prova di carattere per mettere in cascina quei tre punti che si sono rivelati ancor più preziosi per allungare in classifica. La vittoria di Lumezzane serve per mantenere l’imbattibilità, aumentare l’autostima e inviare un messaggio forte alla concorrenza.
«I ragazzi sono stati fantastici ma il Lumezzane – interviene il soddisfatissimo d.s. Sandro Turotti – è il passato. Guai a distrarsi, il tempo stringe, c’è subito il Ciserano che vorrà fare l’impresa». Sotto a chi tocca dunque, senza spocchia né arroganza com’è costume della capolista.
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