SERIE A
Varese cresce. Aspettando Wells
A Cremona l’OJM ha ridato prova di solidità e compattezza. In attesa del play titolare
Tante conferme per Varese dal secondo test di Cremona, vinto seppure d’un punto. Appunti di viaggio nel percorso ancora embrionale di un precampionato che ha comunque già espresso una certezza: la squadra interpreta con efficacia il sistema impostato da Attilio Caja per esaltare le qualità del collettivo in attacco e sfruttare la propensione difensiva dei singoli.
TRIPLE, NON SOLO WALLER
Il test del PalaRadi ha confermato le qualità da fuciliere di Antabia Waller, in possesso di un jumpermorbidissimo e molto veloce del meccanismo di caricamento e “sparo”. Ma la circolazione di palla produce opportunità per tutti, non solo per Tay che, comunque, ha tante occasioni per esaltare le sue doti come opzione finale degli schemi. Sabato è emersa anche la vena balistica di Nicola Natali, il quale davanti a papà Gino ha dimostrato di poter essere una risorsa interessante in una rotazione profonda anche nel settore ali.
Dove Stan Okoye è stata una bella rivelazione nel ruolo di “seconda punta”: i due anni da protagonista in A2 hanno permesso al nigeriano di costruire una dimensione affidabile nel tiro in sospensione, che rispetto alla sua apparizione in biancorosso nel 2014/’15 utilizza con maggior sicurezza e profitto. E se l’atleta del 1991 può garantire affidabilità frontale dal palleggio o piedi per terra, sarà una solida alternativa a Waller sul perimetro.
PIVOT, GARANZIE IN DIFESA
Tyler Cain si vede poco ma si sente tantissimo, Norvel Pelle produce le solite giocate iper-acrobatiche ma può essere ancora un fattore “intimidatorio”.
Il centro ex Chalons Reims ha ribadito le sue doti di elemento non appariscente ma sostanzioso: in attacco non ha praticamente ricevuto palloni, ma se la qualità dei tiri è stata così elevata va anche dato merito ai suoi blocchi.
Mentre in difesa non ha subìto i 208 centimetri di dinamismo e classe del talentuosissimo Sims (pur con soli tre giorni di allenamento nelle gambe): in attesa del debutto di Wells per aprirgli maggiori spazi, spicca il plus/minus a più 17 nei 20’ disputati a Cremona.
Pelle alterna more solito prodezze clamorose a ingenuità rivedibili, ma il suo tasso atletico alternato alle capacità difensive in aiuto del suo alter ego sotto canestro lo rende una risorsa preziosa per Varese. Che con il caraibico può dare quella profondità interna all’attacco al momento non garantita da Cain. Ma dai due pivot Caja si aspetta principalmente presenza difensiva e pure impatto a rimbalzo.
I MARGINI DI CRESCITA
La Varese di Chiavenna e Cremona ha già sviluppato un livello elevato di organizzazione sui due lati del campo: nel bene e nel male, a dispetto dei sette volti nuovi le prime due uscite hanno già mostrato una squadra molto evoluta nei concetti di squadra.
«L’insieme c’è già, le prossime nove amichevoli serviranno per lavorare sui dettagli», concetto espresso dallo stesso coach Artiglio nel dopo-gara del PalaRadi.
Non per questo, comunque, non ci sono margini di crescita rispetto a quel che il team biancorosso ha già espresso: c’è ancora da inserire nel puzzleil pezzo forte Cameron Wells, ossia colui che avrà in mano le chiavi della squadra e dovrà garantire un ulteriore salto di qualità nella continuità del rendimento offensivo con la sua leadership e le sue doti da attivatore.
E c’è da migliorare la capacità di sfruttare il volume di lavoro difensivo nel monetizzare meglio le ripartenze. Quelle che dovranno dare ossigeno a Varese quando s’inizierà a giocare sul serio e la tattica delle avversarie di turno proverà a togliere alla squadra di Caja le certezze garantite dalla solidità del suo impianto di gioco.
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