SERIE D
Varese e Pro, ecco i colpi
Sì definitivo di Rolando, in arrivo Ghidoni e Longobardi. I tigrotti sistemano l’attacco con Lenoci e Gucci
QUI VARESE Una fumata bianca, una grigia, diverse accelerazioni in entrata. Il Varese si muove e conta di ufficializzare nel giro di pochi giorni una porzione massiccia di operazioni. Due i faccia a faccia nel pomeriggio di lunedì. Con Mattia Rolando e Cristian Longobardi. La conferma del primo, per la verità, era già ufficiosa, tuttavia l’interessamento della Triestina e il rilancio forte della Folgore Caratese avevano in qualche modo riaperto i giochi in extremis per il trequartista ex Bellinzago. Ora, finalmente, ci sono il sì definitivo del ventiquattrenne di Cuorgné e il contratto depositato. Capitolo chiuso, dunque. Rolando sarà un uomo cardine nel 4-3-1-2 di Iacolino: avrà il compito di svariare dietro le due punte, di creare scompiglio tra le linee avversarie, di saltare l’uomo e accendere l’attacco biancorosso. Dove, salvo sorprese, troverà posto Longobardi. Supplemento di trattativa per l’esperta punta che ha vinto la D col Parma e che ha chiuso la passata stagione nell’Imolese. Con il trentacinquenne attaccante di origine campana, che vive a Cesena, l’accordo economico esiste già; da definire le modalità di pagamento. Questione di giorni, forse di ore. Lunedì Longobardi era in sede a Masnago, già oggi il ds Alessandro Merlin potrebbe raggiungerlo in Romagna per strappare l’okay “ufficiale”.
Le grandi manovre a centrocampo, intanto, hanno portato a tre accordi che attendono solo di tagliare il traguardo dell’ufficialità: oltre al navigato play Michele Magrin, in uscita dalla Virtus Bergamo, in arrivo Christian Monacizzo e Samuele Careccia. Il primo è un interno collaudato: spezzino, classe 1991, prodotto del vivaio dell’Atalanta, ha già assaporato la Lega Pro con la Lucchese (27 presenze e 1 gol nell’annata 2015/2016) e nella passata stagione è stato uno dei perni dell’Imolese in D scendendo in campo in 31 occasioni. In mediana verrà collocato, inoltre, il quarto under obbligatorio. Ecco perché Merlin ha trovato l’intesa per Samuele Careccia, mezzala destra del Milan, classe 98, già battezzato in Serie D: nella seconda metà della scorsa annata ha giocato nel Caravaggio firmando 2 reti in 13 match.
QUI PRO Un attacco così, almeno sulla carta, è da primissimi posti. Gol, esperienza, qualità forza fisica: un condensato esplosivo che può far… esplodere la voglia di Pro Patria. Con Mario Santana ed Elia Bortoluz, il quartetto dei moschettieri bustocchi sarà completato da Niccolò Gucci e Giuseppe Le Noci. L’uno proveniente da una parte di stagione non brillantissima a Varese (ma in passato il feeling con il gol lo ha proiettato fra gli attaccanti più richiesti, non solo in serie D), l’altro reduce da una stagione a Como. Mentre per Gucci siamo all’ufficialità, per il secondo bisogna aspettare ancora un po’. Anzi, la Pro Patria sull’argomento non ha alcuna intenzione di commentare ma da Como rimbalzano voci autorevolissime secondo le quali il club bustocco, e soprattutto il suo direttore sportivo Sandro Turotti, avrebbero battuto una concorrenza vasta ed agguerrita, anche di società di categoria superiore. Sarebbe, il colpo Le Noci, una operazione tagliata su misura per il modo di lavorare di Turotti. Uno che cuce e ricama le sue trattative sotto traccia. E soprattutto parla quando è il momento di parlare. Non vuole che un particolare all’apparenza insignificante comprometta il buon esito della vicenda. Molto probabilmente l’ufficialità dell’arrivo di Le Noci si avrà alla vigilia del raduno in programma il prossimo 20 luglio, ma l’accordo sarebbe già stato raggiunto. L’attaccante ormai ex Como ha una carriera che parla per lui. Non è più giovanissimo (è del 1982) ma è un giocatore di esperienza e che, come si dice, “vede la porta”. Per la prima volta scende in serie D dopo aver disputato 456 gare nei professionisti (con assaggi di B) e 134 reti all’attivo. Verona, Cremonese e Como le tre squadre più significatve della sua carriera. Senza scordare, in precedenza, Alto Adige, Carpenedolo e Pergocrema. Una punta di movimento che ama giocare al centro dell’attacco. L’altro colpo messo a segno da Turotti per completare l’attacco è Niccolò Gucci, fiorentino di Bagno a Ripoli (Firenze). Ha 27 anni. Fin qui ha svolto gran parte della carriera in Toscana. Al suo attivo 90 gol in serie D con le maglie di Fortis Juventus, Scandicci, Pistoiese, Correggese, Fano e Varese. Esperienze in Lega Pro con Perugia, Borgo a Buggiano, Poggibonsi e Fano con 12 reti complessive.
Nell’ultima stagione in gennaio è sceso dalla Lega Pro alla D passando dal Fano a biancorossi. Ai piedi del Sacro Monte non è riuscito a decollare: 1 gol in 8 partite. Prima punta più fisica che tecnica, buona elevazione, sa lanciarsi nella profondità.
Le Noci e Gucci, dunque. Due giocatori che si integrano con gli altri due attaccanti a disposizione di Ivan Javorcic, ossia Santana e Bortoluz. Sulla carta giocatori che legittimano le aspirazioni della società della presidentessa Patrizia Testa.
Oltre ai quattro attaccanti nel ritiro di Sondalo ci saranno anche elementi, come ad esempio Disabato e Pedone, smaniosi di riscattare la scorsa tribolata stagione e i nuovi arrivati Pettarini e Molnar.
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