MERCATO
Varese, occhi su Dillard
Il playmaker piace tanto a Coldebella, vorrebbe tornare in Italia e ha un costo abbordabile
Kevin Dillard e Varese, questo matrimonio s’avrà da fare? Il playmaker statunitense e la società di piazza Monte Grappa, già “annusatisi” in due occasioni negli scorsi 12 mesi, potrebbero ritrovarsi nell’estate 2017. Al momento attuale non c’è nulla di concreto, se non il fatto che l’atleta del 1989 sia un pallino del d.g. Claudio Coldebella fin dalla scorsa estate quando Varese lo avvicinò con decisione prima di puntare Eric Maynor. L’ostacolo insormontabile riguardava la convocazione con l’Albania alle qualificazioni per Eurobasket 2017 che avrebbe ritardato il suo arrivo in città fino ai primi di settembre in combinazione con la necessità di avere la squadra al completo al raduno del 12 agosto in vista delle qualificazioni alla Champions League. Il discorso si chiuse ancor prima della firma di Dillard per il Pinar Karsiyaka per una cifra irraggiungibile rispetto alle disponibilità biancorosse. Dillard tornò d’attualità per poche ore nel gennaio di quest’anno, quando il confronto tra gli Arditi e la squadra dopo la sconfitta di Cremona aveva indotto Eric Maynor a manifestare propositi di addio poi “evaporati”: il giocatore del 1989 - che aveva lasciato da 3 settimane la Turchia - aveva firmato un lucroso contratto da 30mila dollari al mese in Nuova Zelanda. Ora però ci sono alcune convergenze parallele che potrebbero rendere praticabile una pista al momento non approfondita per costi ancora superiori al budget che Varese vuole investire sul playmaker titolare (più o meno la stessa cifra del Maynor versione 2016-17). Ma il desiderio di Dillard di tornare in Italia, dove aveva esordito nella sua carriera professionistica nel 2012-13 a Casale Monferrato (15,6 punti e 3,9 assist nella vecchia LegAdue), e la sua voglia di stabilità dopo tre stagioni con la valigia sempre in mano (9 squadre e 8 nazioni diverse dal 2014-15 al 2016-17) potrebbero far coincidere il suo profilo con quello del regista con qualità realizzative e doti di leadership al quale Attilio Caja vuole affidare le chiavi della squadra. Perché quando Dillard ha avuto in mano il pallino del gioco senza fare da tampone, ha dimostrato di avere qualità offensive (top-scorer del 2015-16 in Grecia all’Apollon Patrasso con 18,6 punti di media; 18,1 punti più 4,8 assist nelle 9 gare disputate in Australia tra Pinar e l’ultima tappa in Israele al Maccabi Ashdod). Solo una delle tante ipotesi di inizio mercato destinate poi a svanire di fronte alle evoluzioni delle trattative, come nel caso di David Lighty - possibile alternativa di Eyenga già accasatosi al Villeurbanne, con Varese che continua ad aspettare con concreta fiducia le decisioni di Air Congo - oppure sarà un’ipotesi concreta? Oggi Varese non ha ancora possibilità di sferrare un colpo al di là delle trattative sui rinnovi, ma se fra un mese entrambe le parti saranno ancora libere…
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