IL RICONOSCIMENTO
Varese premia i coraggiosi
Il paluso ufficiale della città a chi si è battuto in prima linea contro l’incendio al Campo dei Fiori
Dalla cenere prende forma una comunità più unita e più forte. Il rogo che ha devastato il Campo dei Fiori per più di una settimana, a partire da fine ottobre, ha avuto i suoi angeli e i suoi eroi. Uomini e donne, forze dell’ordine e tanti volontari che la sera di ieri, martedì 14 novembre, hanno ricevuto il grazie della città e degli altri Comuni coinvolti, Casciago, Luvinate e Barasso, sotto le volte di Palazzo Estense.
Decine di esperti che hanno operato in quei giorni drammatici, tutti in divisa, si sono riuniti per ricevere una pergamena e le parole di riconoscenza e affetto di tutta la comunità.
«Siete stati i protagonisti di una battaglia combattuta con intelligenza e passione», ha detto il fondatore della moderna Protezione civile, Giuseppe Zamberletti.
«Sono un sacromontino, ho assistito a quanto è accaduto e a quanto avete fatto con enorme partecipazione».
Un evento drammatico si è così trasformato in un esempio di quanto la comunità sia capace di agire e reagire. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che è anche consigliere comunale a Varese, è intervenuto nella veste di governatore e ha annunciato che l’esperienza sarà utilizzata «per gettare le basi della nuova protezione civile regionale, cui anche l’evento che ha flagellato il Campo dei Fiori darà contributi importanti, perché un miglioramento del coordinamento è sempre possibile».
«Insieme siamo riusciti a fare un lavoro straordinario e per questo a tutti voi - ha continuato Maroni rivolgendosi ai volontari di protezione civile e ai tanti rappresentanti delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco presenti - va il mio grazie personale e quello di tutta la Regione».
E ancora: «Diamo un messaggio a chi ha compiuto questo scempio, a chi ha compiuto questo atto criminale».
Applausi e strette di mano, in un clima di reale commozione, per gli “eroi normali” che hanno lavorato dando l’anima. Primi fra tutti, i volontari della protezione civile.
Una volontaria è arrivata in municipio ieri sera portando il suo bimbo di pochi mesi nell’ovetto: il piccolo indossava il cappello in lana della Protezione civile. E un tributo particolare di applausi è stato rivolto al responsabile della protezione civile di Varese, Gianluca Siciliano.
Il prefetto Giorgio Zanzi - che la notte dell’evacuazione delle abitazioni del Campo dei Fiori ha seguito le operazioni dal comando dei vigili del fuoco e che nei giorni successivi ha seguito in prima linea, con grande partecipazione e coordinamento, l’evolversi della situazione - ha avuto parole di ringraziamento per tutti gli operatori.
«Se non ci foste stati voi, che avete lavorato a terra - ha detto -, i Canadair, seppure fondamentali, non avrebbero dato il contributo che hanno dato per vincere le fiamme».
Molti dei premiati sono stati fatti accomodare al centro del Salone Estense per quello che il sindaco Davide Galimberti ha definito «l’abbraccio della città», con attorno tutti consiglieri comunali.
«Desideriamo manifestare il nostro senso di gratitudine e riconoscenza, le istituzioni hanno bisogno di tanti volontari per operare bene», ha detto il sindaco, ricordando un episodio simbolico. E cioè quando, «nella domenica più drammatica, una bambina ha portato agli operatori impegnati sin dalla prima mattina il caffè fatto insieme con la sua mamma».
Immagine di come «una comunità si è raccolta per affrontare l’emergenza».
Il presidente del Consiglio comunale Stefano Malerba ha parlato di «esempio grande di solidarietà», e i sindaci dei Comuni più colpiti - Alessandro Boriani di Luvinate, Andrea Zanotti di Casciago e Antonio Braida di Barasso - hanno ringraziato tutti per l’opera compiuta.
Boriani ha ricordato che Luvinate ha perduto più del 50 per cento del patrimonio boschivo.
Tanti i cittadini che hanno operato senza appartenere a un’organizzazione di volontariato e che hanno partecipato alle operazioni di spegnimento. Tra questi, il consigliere della lista Orrigoni Rinaldo Ballerio che ha elogiato «la calma olimpica» e la grande disciplina con cui, anche nei momenti più drammatici, i direttori delle operazioni di spegnimento hanno lavorato consentendo a tutti di dare il massimo.
© Riproduzione Riservata