SERIE D
Varese, Pro e Caronnese: la montagna è alta
La graduatoria pre-playoff non sorride ai club del Varesotto, ma tutto può cambiare
Partirà sabato 13 alle 20, con l’anticipo Borgosesia-Gozzano, il primo weekend dei playoff di Serie D. Anche in questa post season sono molti i club che puntano a migliorare la loro posizione nella griglia utile a determinare eventuali ripescaggi in Lega Pro per la stagione 2017/18: percorso possibile visto che, ad esempio, nella scorsa estate, furono ben 11 i club ripescati tra quelli retrocessi dalla Lega Pro e quelli scaturiti dai playoff di serie D.
Gli accoppiamenti dei playoff, dai quali emergeranno le nove squadre vincitrici di ogni girone, serviranno a formare la graduatoria utile a spiccare il balzo in caso di posti liberi per fallimenti, esclusioni o rinunce della 60 squadre aventi diritto. Per adesso è stata stilata una graduatoria attraverso i coefficienti-punti come stabilito dalla LND. La scorsa estate i pontini del Fondi con la vittoria nella Coppa Italia di Serie D, che assegna un più 0,50 di coefficiente, fecero un grosso passo avanti, ma in questa stagione nessun club potrà avere questo “bonus” in quanto la finale, in programma sabato 20 maggio a Firenze, sarà tra Chieri ed Albalonga, entrambe fuori dai playoff. Molte cose possono però cambiare rispetto alla graduatoria attuale, non solo in merito ai verdetti che emergeranno dai playoff, ma anche in considerazione dell’impiantistica: non a caso nella passata stagione lo Sporting Bellinzago decise di rinunciare al professionismo non avendo nel proprio comune di residenza uno stadio idoneo. Rinuncia che, per analoghi motivi, fece anche la Caronnese che pure aveva il diritto di subentrare ai novaresi senza dover versare i 250mila euro a fondo perduto, in quanto si sarebbe trattato di riammissione e non di ripescaggio proprio per il ritiro dello Sporting.
La graduatoria al momento vede attardate anche Varese e Pro Patria: molti club che precedono le varesotte, però, non possono mettere sul piatto della bilancia stadi con capienza, tornelli e illuminazione all’altezza del “Franco Ossola” e del “Carlo Speroni”. Oltre naturalmente a blasone, tradizioni, numero di abitanti e bacino d’utenza. La Caronnese quest’anno pare avere propositi ben più ambiziosi come rimarca l’a.d. Roberto Fici: «Vorremmo vincere per la seconda stagione di fila i playoff del nostro girone per poter poi chiedere il ripescaggio in Lega Pro, anche a costo di versare dei soldi a fondo perduto. Il nostro stadio verrà messo a norma in poche settimane e reso idoneo alla Lega Pro, mentre nella scorsa estate questo non sarebbe stato possibile in tempi brevi».
Coi tempi che corrono i posti potrebbero liberarsi, ma è lapalissiano che diventa un nodo cruciale non solo vincere i playoff del proprio girone, ma poi attendere con pazienza sin quasi a Ferragosto per conoscere il proprio destino.
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