SERIE A MERCATO
Varese, rebus passaporti
Nuovo tentativo con Eyenga: la conferma dell’ala nigeriana aprirebbe a un pivot americano
Varese ragiona anche sulla base dei passaporti in vista delle prossime scelte di mercato. La firma di Cameron Wells dovrebbe essere ormai questione di qualche giorno, utilizzando il secondo dei tre slot extracomunitari della formula 3+4+5 che già ha occupato due “caselle” europee (o equiparate) con il serbo Avramovic e il nigeriano Okoye. Fattore relativamente poco importante nell’ipotesi - al momento remota - di riuscire a confermare Christian Eyenga e O.D. Anosike, elementi che grazie alla cittadinanza congolese e nigeriana rientrano in quota europei in quanto “Cotonou Players”. Al momento però entrambe le operazioni sembrano lontane, sebbene sia in atto un nuovo e concreto tentativo di riavvicinarsi ad “Air Congo”, e c’è da capire se le parole del centro ex Pesaro, Avellino e Brindisi su queste colonne potranno portare Varese a verificare concretamente la nuova disponibilità garantita da O.D. (ovviamente a condizioni compatibili con le possibilità del club biancorosso). Ma se la fumata proseguirà ad essere nera per entrambi - anche se in termini meramente “monetari” sembra più facile riagganciare il centro rispetto all’ala piccola - bisognerà valutare con attenzione gli incastri dei passaporti. I sondaggi in atto sul mercato dei lunghi per l’eventuale post-Anosike sembrano concentrati principalmente su giocatori extracomunitari, partendo da elementi dotati di maggiori doti di intimidazione - dunque con un tasso atletico superiore, a scapito della fisicità - rispetto al re dei rimbalzi degli ultimi 4 campionati italiani. In tal caso però Varese esaurirebbe la possibilità di inserire americani negli slot mancanti, limitando la scelta dell’ultimo giocatore del quintetto (e dell’eventuale sostituto di Pelle: ieri primi punti nella Summer League di Orlando per il centro caraibico) sul mercato di europei o Cotonou. Ma questa strategia rafforza comunque l’ipotesi che la società di piazza Monte Grappa cerchi di trattenere almeno “Air Congo”, per il quale si erano ipotizzate sirene da Russia e Turchia che al momento non hanno però trovato alcun riscontro.
Se mentre Varese va in caccia del pivot Usa “lavorerà ai fianchi” l’ex Sassari e Torino come ha già iniziato a fare nel weekend, potrebbero maturare le condizioni temporali offinché l’attuale offerta considerata bassa possa tornare competitiva nel giro di qualche settimana.
Di fatto però la questione dei passaporti è un fattore importante nelle strategie di composizione del roster, come d’altra parte è fisiologico nel momento in cui si cavalca la scelta a tre vie tra extracomunitari, europei ed italiani. Anche se basterebbe una sola delle due conferme importanti a dare un indirizzo chiaro alle strategie per individuare i due (o tre, contando o non contando Pelle) pezzi mancanti. Di sicuro, con sei contratti già nel portafoglio, un’offerta al play titolare in attesa di risposta, e due trattative comunque non bloccate per valutare i possibili rinnovi degli altri elementi mancanti del quintetto base, lo stato di avanzamento del cantiere biancorosso è molto più avanzato rispetto a quello delle ultime 3 stagioni. Toccherà poi al campo decidere se le scelte rapide saranno state anche vincenti.
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