SERIE A
Varese sceglie Alberani
Dopo l'incontro di inizio settimana, l'attuale gm di Roma vince il duello con Iozzelli che resta a Pistoia. Sulla poltrona di coach riprende quota Caja, ipotesi Moretti, Crespi e spunta la pista internazionale
Varese ha scelto Nicola Alberani. L’ufficialità ancora non c’è, ma nel ballottaggio stile “una poltrona per due” con Giulio Iozzelli, è stato lo stesso dirigente toscano a risolvere il mistero comunicando ufficialmente la sua decisione di rimanere a Pistoia. "Ringrazio Varese per la proposta seria e concreta, ma ho scelto di rimanere a Pistoia per l’aspetto affettivo ed altri fattori": evidente a questo punto che la "rimonta" del g.m. di Roma - favorito della prima ora, poi sorpassato nelle ultime settimane da Iozzelli - si fosse concretizzata dopo l’appuntamento di lunedì con la governance biancorossa. Tra il profilo aziendalista del d.s. di Pistoia e quello decisionista del g.m. di Roma, il CdA di piazza Monte Grappa avrebbe sposato la seconda linea, puntando su un dirigente dalla personalità forte per guidare il "dopo-Vescovi". Quanto emerso nell’ambito dei due colloqui avrebbe dunque spostato nuovamente l’ago della bilancia in favore di Alberani, primo candidato già all'indomani del "terremoto-Pozzecco" che 3 dei 5 membri della stanza dei bottoni biancorossa avevano già incontrato a metà marzo. Una decisione legata alla voglia di legare il rilancio di Varese alle motivazioni del dirigente forlivese, deciso a compiere un ulteriore salto di qualità dopo il positivo triennio di lavoro a Roma (una finale ed una semifinale, quest’anno playoff falliti tra mille vicissitudini ma la Virtus era comunque arrivata agli ottavi di Eurocup). Alberani avrebbe comunque sposato l’idea di base del CdA di verificare la fattibilità dell’opzione "5+5", riservandosi di modificare la strategia di composizione del roster verso il "3+4+5" (la formula utilizzata costantemente per costruire l’Acea da parte di un dirigente che ha grande conoscenza del sottobosco del mercato americano), qualora non ci saranno le condizioni giuste sul mercato degli italiani. A questo punto per l’annuncio ufficiale manca soltanto il "via libera" di Roma: il dirigente forlivese avrebbe tempo fino a sabato per esercitare l’opzione di uscita dal contratto con la Virtus valido fino al 30 giugno 2016. Il presidente dell’Acea Claudio Toti farà valere fino in fondo la clausola rescissoria che prevede il pagamento di una robusta penale, oppure in virtù di prospettive totalmente da definire per la stagione 2015/2016 lascerà libero Alberani che vanterebbe una annualità piuttosto impegnativa dal punto di vista economico? L’agente del g.m. romagnolo starebbe lavorando ad una soluzione, in attesa di spianare gli ultimi ostacoli il contratto triennale che legherà Varese al suo nuovo d.s. sarebbe già pronto, e a meno di clamorosi colpi di scena potrà insediarsi all’inizio della prossima settimana.
E il coach? L’ipotesi della conferma di Attilio Caja - che negli ultimi due giorni ha "confabulato" a lungo con Alberani sulle tribune delle finali nazionali Under 19 a Torino - riprende parzialmente quota, dati i due. Sicuramente ci sarà l’annunciato confronto iniziale, ma sul tavolo del presidente Stefano Coppa non mancano le opzioni alternative. Da Paolo Moretti che anche senza Iozzelli sarebbe nome gradito al CdA, passando per alternative italiane (oltre a Marco Crespi in lista ci sarebbe anche Lele Molin, che però ha un’offerta biennale per fare l’assistente a Kazan) e straniere (suggestiva ma difficilmente praticabile l’idea Djordjevic, impegnato fino al 20 settembre alla guida della Serbia; un’altra idea potrebbe essere Nenad Vucinic, ex ct della Nuova Zelanda quest’anno in Libano all’Amchit, col quale Alberani aveva avuto grande feeling a Forlì).
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