L’OTTAVA GIORNATA
Varese, un’altra sberla
Troppo forte l’Asvel, biancorossi sconfitti nella trasferta francese di Coppa: 86-70
Più che sbranata, irrisa da un’avversaria che, prese le misure della pochezza di Varese, le ha concesso l’onore delle armi sulla fiducia per almeno un quarto e mezzo.
Morale: la prima giornata di ritorno della Fiba Champions League si conclude con un perentorio 86-70 per i padroni di casa dell’Asvel Villeurbanne, sobborgo lionese di discreta tradizione cestistica e più che dignitoso presente. Quel che non si può dire dei biancorossi di coach Paolo Moretti, ancora presi a pallonate loro malgrado.
Certo, Anosike, Pelle, Eyenga e Kangur fanno anche meno del minimo salariale per dimostrare un minimo d’attaccamento a una maglia che cinquant’anni fa avrebbero vestito solo da tifosi.
Però non si può certo imputare a loro l’assenza di compagni di qualità: zero prospetti dal settore giovanile, zero contributo dalla guardia statunitense Melvin Johnson - all’ultima inutile apparizione (3’42” di gioco con 0/1) - su cui il duo Paolo Moretti-Claudio Coldebella aveva scommesso la scorsa estate e persino scarse possibilità di rifiatare, vista la contemporanea, sfortunata assenza per infortunio di Luca Campani.
Se questa è una squadra, è ovvio che il campo detti sentenze negative e in serate come quella di oggi, martedì 6 dicembre, quando Varese è entrata nella gabbia del Lione e n’è uscita come c’era entrata: a pezzi.
Dunque è agevole e impietoso raccontare come Sy (16 punti, 4 rimbalzi), Hodge (16, 3 rimbalzi e 7 assist), Nelson (13, 4 e 7), Lang (12, 2 e 3) e Uter (12 e 4 rimbalzi) hanno dominato la scena su Varese, rimasta in partita fino a 1’44” del primo quarto, quando Cavaliero e Avramovic hanno sbagliato un tiro libero a testa e i biancorossi sono passati dal +1 (18-17) a -5 (18-23).
Il secondo quarto è stato la riprova dell’inefficacia delle attuali soluzioni offensive di Varese: al tiro dalla media distanza, errori macroscopici nelle (rare) conclusioni da sotto misura, pasticci persino nei passaggi.
All’Asvel basta così tenere la barra a dritta nel tiro da tre (6/10 con due esiziali ceffoni di Dragovic: da 34-26 a 40-26 in meno di mezzo minuto) per mettersi al riparo da sorprese e, anzi, riparare pure alla stupidaggine di Watkins (fallo su Pelle e tecnico per proteste costato 6 punti in un amen a 1’19” dalla sirena di metà gara: 47-37), riuscendo a chiudere la seconda frazione sul 48-37.
I primi 5’ di Varese si consumano in fretta, come l’illusione di vedere una squadra aggressiva e efficace. Macché: con Watkins e Hodegne in panchina con 3 falli a testa, Kangur riesce a sbagliare un contropiede da minibasket e si fa imitare da Eyenga e Anosike che buttano palloni come se fossero briciole ai piccioni. In difesa, poi, le gambe sono molli e i falli piovono sul bagnato di un divario che al 5’ è di 15 punti (57-42) solo grazie a qualche invenzione di Avramovic (17 punti, 1 rimbalzo e 2 assist), il migliore dei suoi per intensità insieme con Cavaliero (11 punti) in evidente crisi d’ossigeno a furia di tirare la carretta e con Bulleri che pur regalando qualche sprazzo di lucidità in regia, ha almeno due lustri di troppo per poter essere decisivo.
Maynor (13 punti, 1 rimbalzo e 3 assist), invece, fa il suo compitino e nulla più, forzando qualche entrata, Kangur (6 punti e 3 rimbalzi ma troppe palle perse e spesso in ritardo sui cambi difensivi) ha il passo del pensionato al campetto, mentre Pelle e Anosike si equivalgono (7 punti a testa, 5 rimbalzi il primo e 9 il secondo) ma nonostante i due grattacieli in mezzo al traffico, Varese perde anche il confronto a rimbalzo (30-26).
In attesa che Dom Johnson si metta al servizio della squadra, garantendo soluzioni balistiche e non solo, si vocifera di un altro possibile innesto.
Un regalo di Natale per Moretti che comunque sia, arriverà al panettone. Ma che nella seconda parte della stagione dovrà inventare, più che alchimie tattiche, il modo per convincere i suoi giocatori a mettere sul parquet quel quid che fa la differenza tra un eroe e un soldato.
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ASVEL VILLEURBANNE-OJM VARESE 86-70
(5-19; 48-37; 68-50)
ASVEL VILLEURBANNE: Dragovic 6 (0-2, 2-5), Uter 12 (5-10, 0-3), Lang 12 (1-4, 2-6), Sy 16 (5-7, 1-2), Noua 4 (1-2), Hodge 16 (5-6, 2-5), Diawara, Nangoue, Nelson 13 (4-8, 1-1), Watkins 7 (2-2). All. Jackson.
OPENJOBMETIS VARESE: Anosike 7 (1-5), Maynor 11 (1-4, 2-2), Avramovic 17 (4-6, 2-4), Pelle 7 (3-4), Bulleri (0-1, 0-1), De Vita ne, Cavaliero 11 (2-5, 1-3), Kangur 6 (2-4), Canavesi ne, Ferrero, Eyenga 9 (2-3, 0-2), Johnson (0-1). All. Moretti.
Arbitri: Conde, Bjedic, Hrusa.
Note - Tiri liberi: Asvel Villeurbanne 16/20, Openjobmetis Varese 25/30. Rimbalzi: Asvel Villeurbanne 30 (Watkins 5), Openjobmetis Varese 26 (Anosike 9). Totali al tiro: Asvel VIlleurbanne 23/42 da 2, 8/22 da 3; Openjobmetis Varese 15/32 da 2, 5/13 da 3. Valutazione: Asvel Villeurbanne 111, Openjobmetis Varese 63. Palle perse: Asvel Villeurbanne 7 (Uter 2), Openjobmetis Varese 18 (Maynor 3). Recuperi: Asvel Villeurbanne 14 (Uter 4), Openjobmetis Varese 2. Assist: Asvel Villeurbanne 23 (Hodge, Nelson 7); Openjobmetis Varese 11 (Maynor 3). Antisportivo a Lang 33’54” (74-55). Tecnici: Hodge e Cavaliero 17’42” (47-32), Watkins 18’39” (47-32). Spettatori: 4.500 circa.
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L’OTTAVA GIORNATA
Neptunas Klaipeda-Usak Sportif 103-88; Paok Salonicco-Rosa Radom 85-66; Asvel Villeurbanne-Openjobmetis Varese 86-70. Mercoledì 7 dicembre, ore 20: EWE Baskets Oldenburg-Ventspils.
LA CLASSIFICA
Neptunas Klaipeda punti 14; Asvel Villeurbanne 12; EWE Baskets Oldenburg e Paol Salonicco 8; Ventspils e Rosa Radom 6; Usak Sportif e Openjobmetis Varese 4.
IL PROSSIMO TURNO
Martedì 13/12, ore 20.30: Asvel Villeurbanne-EWE Baskets Oldenburg. Mercoledì 14/12, ore 18: Usak Sportif-Paok Salonicco; ore 18.30: Rosa Radom-Ventspils; ore 20.30: Openjobmetis Varese-Neptunas Klaipeda.
Ampio servizio sulla Prealpina di mercoledì 7 dicembre.
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