SERIE A... E NON SOLO
Varese verso l'Europa
Da sistemare gli ultimi dettagli, ma l'iscrizione dell'Openjobmetis alla nuova manifestazione targata Fiba è ad un passo. Ne parla Stefano Coppa
Varese festeggerà il compleanno numero 70 con il ritorno in Europa? Mancano solo gli ultimi due sì per procedere all’iscrizione dell’Openjobmetis alla nuova competizione internazionale varata dalla FIBA in concorrenza con l’Eurocup dell’Uleb.
In attesa del via libera del coach Paolo Moretti e dell’ultimo membro del CdA, il presidente Stefano Coppa spiega le ragioni che porterebbero la società di piazza Monte Grappa a riaffacciarsi sulla ribalta internazionale dopo la fugace comparsata del 2013/2014 in Eurocup (solo 2 vittorie su 10 gare dopo l’immediata sconfitta nel tabellone di qualificazione all’Eurolega).
«La vediamo come una grande opportunità. Prima di tutto perché per un club così blasonato a livello internazionale è giusto celebrare la ricorrenza così importante provando a partecipare a questa nuova manifestazione. Lo consideriamo il modo più appropriato per festeggiare i grandi trionfi in Europa, onorando questa nuova manifestazione della FIBA».
Se arriveranno le ultime due risposte positive, dunque, l’Openjobmetis formalizzerà oggi la sua iscrizione alla Fip, aggiungendosi a Cantù nel lotto delle italiane partecipanti alla manifestazione tutta da scoprire in termini di valore tecnico (per ora tra le squadre di un certo rango solo Asvel Villeurbanne e Cibona Zagabria sono iscritte).
Ma ci sono altri due aspetti importanti che spingono Varese verso l’Europa: il primo è il richiamo economico per eventuali nuovi partner in cerca di vetrina internazionale (due anni fa in Eurocup le cose non andarono bene, ora però la funzionalità dell’area marketing è migliore...). Il secondo è la possibilità di attrarre giocatori stranieri allettati dalla ribalta delle coppe, oltre a quello di far compiere esperienze fattive ai giovani italiani nell’ambito del regolamento di una coppa che prevede l’obbligo di 6 giocatori della propria nazione su 12 a referto.
«Avendo puntato in parte sugli italiani, con l’ingaggio di 4 giocatori, avrebbe anche senso farli crescere in una competizione che almeno nella prima fase permetterebbe ai vari Molinaro, Ferrero e Campani di farsi le ossa a livello internazionale. Inoltre, partecipare alla coppa può darci vantaggi in termini di sponsor e attrarre quei giocatori americani che a parità di offerte potrebbero preferire alternative con visibilità europea».
L’altro aspetto stimolante è quello di una formula snella e con vincoli geografici evitando trasferte impossibili per prima e seconda fase con serie playoff dagli ottavi in poi. E l’idea sarebbe quella di premiare gli abbonati (giovedì altre 124 tessere: il totale è salito a 493) con prezzi particolarmente vantaggiosi.
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