IL TRAFFICO
VelOK e 30 all’ora: Varese più sicura
Basta con le corse in auto. Ecco 24 nuove sentinelle
Spuntano come funghi, i VelOk nuovi. I totem arancioni che servono per controllare la velocità e impedire che gli automobilisti prendano alcune strade ad alto scorrimento per un a pista dell’autodromo di Monza.
Promessi da tempo, con la gara per rinforzare i primi dieci impianti andata deserta più volte, finalmente sono arrivati i nuovi dissuasori di velocità. Bidoni colorati, appunto, nei quali possono essere installate le telecamere per riprendere chi pigia il piede sull’acceleratore.
Ne sono arrivati 24, posizionati in questi giorni in alcune strade della città, da viale Aguggiari a via Campigli, da via Brennero a viale Valganna, da via Sanvito a via Daverio a viale Borri. Obiettivo: fare correre meno le auto.
Certo, ci sarà anche la possibilità di multare chi brucia i limiti di velocità. Gli impianti diventeranno infatti operativi tra qualche giorno.
«Ma non abbiamo alcuna intenzione di utilizzare i VelOk per fare cassa», dice il vicesindaco e assessore alla Polizia locale Daniele Zanzi.
«I VelOk servono come deterrente, abbiamo visto quanto sono serviti per ridurre la velocità nelle zone dove sono già stati installati, di certo il nostro obiettivo non è quello di arricchire le casse comunali elevando multe ma di rendere più sicure le strade per i pedoni e per gli automobilisti».
È inoltre probabile che l’attivazione dell’autovelox all’interno della colonnina sia possibile solo alla presenza, vicino e segnalata, di una pattuglia della polizia locale. Una recente sentenza del giudice di pace di Verbania, stabilisce infatti che va contestata subito l’infrazione al limite di velocità sulle strade cittadine. Sulle strade extraurbane o sulle autostrade, infatti, il superamento del limite della velocità non potrebbe essere contestato in sicurezza, fermando subito l’automobilista. Inoltre la gestione dell’impianto fotografico sarà in dotazione diretta alla polizia locale, coordinata dal comandante Matteo Ferrario. In questi giorni si sta completando la posa delle colonnine arancioni, alcune su basi in cemento per impedire che cadano lungo strade in particolare pendenza o che vengano portate via, come è capitato in passato.
«Anche la sperimentazione dei mesi scorsi in alcune strade, via Saffi, lungo la provinciale della Rasa e in via Giordani, dimostra che la posa delle colonnine serve per fare rallentare - dice Zanzi - . Il Comune di Varese non ha alcun intento persecutorio nei confronti degli automobilisti: stiamo introducendo alcune novità in ambito di sicurezza stradale e viabilità, appunto per ridurre la possibilità di incidenti causati dall’alta velocità».
La mappatura del territorio proseguirà nei prossimi giorni anche su un altro fronte. Quello della scelta delle zone dove introdurre i 30 chilometri l’ora.
Il limite sarà soltanto per brevi tratti vicino alle scuole, alle parrocchie, ai supermercati e agli incroci pericolosi.
I fondi per rifare la segnaletica orizzontale e verticale, sono già disponibili: sono previsti nel bilancio comunale approvato il 22 dicembre scorso.
© Riproduzione Riservata