IL PARADOSSO
Vende l’auto, ma le multe arrivano a lei
Un’olgiatese ha ricevuto verbali per 900 euro dai vigili milanesi: il nuovo proprietario, un tassista, le ha prese la settimana successiva all’acquisto
Vende l’auto a un tassista e riceve una dozzina di multe per un totale di 900 euro. Quando il postino si è presentato alla sua porta con la sfilza di raccomandate nella famigerata busta verde, Giorgia Cantù ha quasi avuto un malore. Il portalettere, fra il divertito e l’imbarazzato, gliele ha messe fra le mani dicendole che erano contravvenzioni. «Ma come? Tutte in una volta?», ha chiesto lei, più allarmata che preoccupata. «Ero in ferie e non mi hanno sostituito», ha spiegato. Controllato il contenuto delle raccomandate, l’olgiatese non sapeva se ridere o piangere: la polizia locale di Milano l’avrebbe multata per avere transitato con la sua vecchia Mercedes, dal 25 al 27 febbraio, lungo le corsie del centro riservate ai taxi. Sanzione: 97 euro, ridotti a 77 se si paga entro tre giorni. Peccato che la macchina fosse stata venduta proprio a un tassista, formalizzando il passaggio di proprietà il 21 febbraio. Purtroppo non c’è stato verso di chiarire l’errore chiamando il numero indicato sui verbali, che si presume essere degli uffici amministrativi della polizia locale: «Il telefono squilla a vuoto - sbotta Giorgia - Anzi, quando risponde qualcuno cade la linea e devi ricominciare a stare attaccata al telefono sperando che rispondano ancora». Non guidando più quella Mercedes, l’automobilista non ha alcuna responsabilità per le infrazioni commesse, «ma ciò non toglie che debba perdere tempo per dimostrarlo. Fra l’altro, con la nuova legge che mira a scoraggiare i ricorsi, in teoria sarei obbligata a pagare una cinquantina di euro per ricorso. Comunque sia, ho consultato un legale e, a quanto ho capito, potrei presentare un ricorso unico in autotutela».
Servizio completo sulla Prealpina di mercoledì 26 aprile
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