L'INDAGINE
"Venduta la partita col Catania"
Cinque partite nel mirino di Procura e Questura etnee. Varese sconfitto 3-0 in casa, indagato Fiamozzi: avrebbe intascato diecimila euro. Altre diciotto persone coinvolte nel caso giudiziario: c'è anche l'ex biancorosso Bernardini, ora al Livorno
Diecimila euro per vendere una partita ai colleghi del Catania. Questo avrebbe fatto, stando agli inquirenti, Riccardo Fiamozzi nella gara disputata il 2 aprile scorso e persa dal Varese per 3-0 sul proprio campo. A indagare il difensore biancorosso è la Procura della Repubblica di Catania, assieme alla polizia di Stato catanese, coordinata dall'ex questore varesino, nonché ex arbitro di calcio, Marcello Cardona.
Le indagini su cinque partite disputate dagli etnei nel campionato di Serie B appena concluso, che sarebbero state comprate, sono state avviate all’indomani della sconfitta del Catania con la Virtus Entella per 2-0, nel marzo scorso. Un risultato che fece sprofondare la squadra etnea in zona retrocessione.
L’operazione, denominata "I treni del gol", ha preso spunto da intercettazioni telefoniche tra gli indagati che utilizzavano sempre lo stesso modus operandi parlando in codice. I treni in arrivo erano i giocatori da avvicinare; gli orari di arrivo le maglie che i calciatori corrotti avrebbero indossato in campo, così come gli investigatori hanno accertato anche per la partita contro il Varese. Tra gli indagati, con Riccardo Fiamozzi, ci sono anche il proprietario e il direttore sportivo del Messina calcio Pietro Lo Monaco e Fabrizio Ferrigno, l’ad del Messina calcio Alessandro Failla, il calciatore del Livorno. nonché ex Varese, Verbania e Borgomanero, Alessandro Bernardini, del Trapani Luca Pagliarulo e Matteo Bruscaggin.
I giocatori corrotti avrebbero ricevuto in media diecimila euro ciascuno. Nell’inchiesta sono indagate complessivamente diciannove persone. Sono invece cinque le partite di Serie B per cui la Procura della Repubblica di Catania "ritiene accertata la combine": Varese-Catania, del 2 aprile 2015, terminata con il risultato di 0-3; Catania-Trapani dell’11 aprile 2015 terminata 4-1; Latina-Catania del 19 aprile 2015 1-2; Catania-Ternana del 24 aprile 2015 terminata 2-0; e Catania-Livorno del 2 maggio terminata 1-1. Accertamenti sono in corso anche su Catania-Avellino del 19 marzo 2015 terminata 1-0.
La società Varese calcio 1910 non rischia comunque sanzioni sportive, avendo già alla vigilia del match incriminato - come La Prealpina allora anticipò - messo in atto tutte le misure di autotutela per scongiurare ogni tipo di coinvolgimento. In particolare, fu Federbet a segnalare un flusso anomalo di scommesse sulla partita, in Euroa e in Asia, in seguito al quale le puntate furono sospese. Il capitano Gian Pietro Zecchin e il team manager Silvio Papini furono ascoltati dalla Procura federale il giorno della partita e in quelli successivi tocco ad altri dirigenti. In queste occasioni emerse l'estraneità totale della società a eventuali illeciti in atto, ciò che, anche nel malaugurato caso in cui venisse provata la responsabilità personale di Fiamozzi (che risulta solo indagato), permetterebbe alla società biancorossa di non avere danni ma semmai vantaggi indiretti da eventuali esclusioni delle società coinvolte nell'illecito.
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