IL CLIMA
Vento e freddo: scoppia l’inverno
Temperature in calo e le correnti da Nord aumentano la percezione del gelo. Aspem: attenti alle tubature dell’acqua
Vento freddo e temperature a picco: anche in città sembra arrivato l’inverno.
La conferma arriva dagli esperti del Centro geofisico prealpino che, anzi, a partire da oggi, venerdì 6 gennaio, prevedono un ulteriore calo delle colonnine di mercurio.
Giovedì 5 gennaio a Varese «la massima è stata di 7° gradi e la minima di 1°», spiega il meteorologo Simone Scapin, aggiungendo che oggi «ci sarà un sensibile calo, che porterà le minime a - 4° e le massime di poco sopra lo zero».
Ma in questi giorni la percezione del freddo è amplificata dalle violente folate di vento che provengono da Nord.
«Le raffiche più forti in città - prosegue l’esperto - si sono registrate mercoledì pomeriggio, con 54 chilometri orari, mentre nella tarda serata in vetta al Campo dei Fiori si è arrivati a 76. Nelle prossime ore le correnti dovrebbero cominciare a calare di intensità, per poi interrompersi del tutto».
Nel frattempo però tra capoluogo e dintorni, soprattutto nella notte tra mercoledì e giovedì, non sono mancati gli interventi dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Varese per alberi e rami caduti o pericolanti, proprio a causa delle forti raffiche.
«Da domenica – conclude il meteorologo – le temperature saliranno leggermente, per tornare nella media stagionale».
Nel frattempo dall’ex municipalizzata Aspem arrivano i consigli per evitare la rottura dei contatori dell’acqua proprio a causa del freddo.
«Gli apparecchi più “a rischio” – spiegano da Villa Augusta - sono quelli collocati all’esterno dei fabbricati, in locali non isolati o in abitazioni utilizzate raramente e i contatori antincendio degli impianti interni delle ditte».
Per esempio, vani e nicchie dei contatori all’esterno degli edifici devono essere isolati con materiali isolanti, come polistirolo o poliuretano espanso; e ancora è bene non avvolgere le tubature dell’acqua con lana di vetro o stracci, poiché assorbono acqua e possono addirittura peggiorare la situazione.
In presenza di contatori esterni, in locali non riscaldati o non abitati, se la temperatura dovesse rimanere per più giorni sotto lo zero è consigliabile lasciare un minimo gocciolamento da un rubinetto di casa; mentre se si tratta di fabbricati disabitati, è sempre meglio chiudere il rubinetto a monte del misuratore e provvedere allo svuotamento dell’impianto.
«Si ricorda - concludono da Aspem - che a norma di regolamento di somministrazione dell’acqua, la cura e la manutenzione del manufatto a protezione del contatore sono a carico del cliente».
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