IL CASO
Via i paletti dalle piste ciclabili
La richiesta di risarcimento per 25mila euro spinge a correre ai ripari
Via tutti i paletti in gomma delle piste ciclabili: sarebbe questa l’intenzione del Comune alla luce delle rovinose cadute di anziani a piedi e in bicicletta. A renderlo noto è il consigliere comunale indipendente Mino Caputo, che ha approfondito la questione coi tecnici municipali.
«Mi hanno riferito che si sta pensando di procedere così – riferisce - Una soluzione che mi sembra la più logica, visto che non costa nulla e renderà più sicure le ciclabili, mettendo al riparo il Comune da altri risarcimenti danni». Va detto che una decisione non è stata ancora presa, ma è sempre più pressante una revisione del circuito di piste ereditate dall’Amministrazione Farisoglio.
Quasi 25mila euro: a tanto ammonta la somma richiesta dal castellanzese di 83 anni che si è ferito cadendo sui paletti della ciclabile fra via Generale Porro e via Garibaldi. Una somma in apparenza esosa, ma la documentazione prodotta dal legale parla chiaro: danno biologico permanente dell’8 per cento (8.598,58 euro), invalidità temporanea totale (2.962,56 euro), invalidità temporanea parziale al 75 per cento (1.041,53 euro), invalidità temporanea parziale al 50 per cento (1.388,70 euro), invalidità temporanea parziale al 25 per cento (462,90 euro), danno morale (4.817,61 euro), spese mediche (5.675,20 euro), per un totale di 24.947,08 euro (interessi legali esclusi).
Il tutto perché l’uomo «è inciampato cadendo rovinosamente a terra a causa di un elemento divisorio non adeguatamente segnalato, così come prescritto dalla normativa vigente».
Ebbene, il malcapitato ha riportato la frattura di un femore con conseguenze permanenti e invalidanti per cui è stato ricoverato nel reparto di Ortopedia della clinica Mater Domini. Una volta dimesso, è stato un calvario: prima il ricovero in una residenza sanitaria assistenziale, poi l’uso di stampelle, poi la riabilitazione; oggi lamenta dolore persistente e riduzione della funzionalità della gamba. Scattata la richiesta di risarcimento danni, secondo l’assicurazione del Comune la caduta non era imputabile alla municipalità: di qui la decisione di citare in giudizio l’amministrazione, cosicché a pronunciarsi sarà il tribunale di Busto Arsizio.
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