Viaggio negli errori dell’OJM
Tra sfumature e accenti diversi, addetti ai lavori e tecnici delle minorsdella zona, frequentatori più o meno abituali del PalaWhirlpool, concordano tutti sullo stesso punto: Varese ha completamente sbagliato il mercato, spendendo male le risorse (poche o tante che fossero) a disposizione.
«Sulla carta Arrigoni e Moretti sono persone del mestiere e di certo non si pestano i piedi da soli. Però la realtà del campo dice che questa è forse la squadra più debole dall’anno della retrocessione» afferma Paolo Vittori, ex stella della grande Ignis: «Siamo poveri di muscoli e talento: l’allenatore fa quel che può, ma non si segna mai, e manca un centrone brutto e cattivo che faccia paura dentro l’area».
«Sbagliato l’assemblaggio della squadra, - afferma Michele Crugnola, coach di Somma Lombardo e abbonato storico -. Si voleva puntare su un nucleo forte di italiani, ma alla fine è ancora tutto nelle mani degli americani. Se le risorse c’erano, sono state spese male».
«Aver cambiato 4 giocatori in 4 mesi rende lampanti gli errori di mercato: mi piacerebbe una assunzione di responsabilità di chi ha fatto le scelte - aggiunge Federico Sassi, coach di Cislago -. Sbagliati soprattutto gli americani e i correttivi non sono stati determinanti». Critico sulle scelte pre mercato estivo invece Fabrizio Garbosi, ex coach di Robur e Gazzada, ora vice alla Sam Massagno: «Per l’80 per cento il problema è di natura organizzativa: l’idea di formare uno staff competente era giusta, però si è aspettato troppo partendo in ritardo nelle scelte di mercato. Moretti sta lavorando bene con l’organico a disposizione, solo se avesse voce in capitolo sul mercato parte della responsabilità sarebbe sua».
La certezza rappresentata dal coach toscano dà fiducia anche a Franco Passera, allenatore della Robur et Fides: «La squadra è leggera di corpo ma anche di testa, vedo troppo individualismo nel playmaker e poca sostanza fisica sotto canestro. Nelle difficoltà sto apprezzando moltissimo il lavoro di Paolo Moretti, allenatore con grande capacità e motivazioni, bravissimo a mascherare le carenze del materiale disponibile».
Diverse le ricette per uscire dall’impasse: «Sosteniamo i ragazzi: è nei momenti difficili che si vede l’unità della famiglia, stiamo vicini alla squadra e cerchiamo di infondergli morale» afferma Vittori, mentre Crugnola auspica di «non sbagliare l’ultimo innesto e puntare su una squadra più europea e italiana in futuro».
Per Garbosi «Bisogna migliorare la struttura, affiancando ad Arrigoni un dirigente competente che sappia gestire il mercato, e creare una rete di scouting che eviti di iniziare a luglio la campagna acquisti», mentre Passera spera nel mercato: «Un solo innesto importante che garantisca sostanza e mentalità, o almeno attributi, sperando che Kangur torni quello della prima apparizione a Varese».
Infine Sassi si affida a Moretti: «Speriamo di azzeccare l’ultimo acquisto, anche se resteranno i problemi sotto canestro: fiducia a Moretti per il lavoro in palestra, di certo è quello che ha meno responsabilità a meno che abbia avallato la costruzione del roster».
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