DEA BENDATA
Vince 800.000 euro. E resta nell’ombra
Mistero sul fortunato che ha sbancato con una giocata da 3 euro al SuperEnalotto. «Non abbiamo idea di chi possa essere»
E’ ancora in corso la caccia al superfortunato che ha vinto quasi 800 mila euro al Nuovo Superenalotto. A più di una settimana, infatti, l’identità del vincitore, o della vincitrice, è ancora un mistero: anche se in paese tutti si augurano possa trattarsi di una persona bisognosa, magari uno dei tanti disoccupati della zona. La vincita ammonta per la precisione a 796.165,30 euro, ottenuti grazie ad una schedina giocata al punto vendita della Trattoria Bottini da Annetta in via Beata Vergine.
«Non abbiamo proprio idea di chi possa essere – racconta Laura Cesareo, figlia del titolare –, Sappiamo, però, che è una persona che è già venuta a conoscenza della vincita, perché si è già rivolta alla Sisal di Milano. Al momento con noi ancora nessuno si è fatto vivo». E’ facile intuire i motivi per cui il vincitore non voglia farsi scoprire: tutti quei soldi possono suscitare invidia e magari attirare malintenzionati.
L’unica cosa certa è che gli indizi non portano certo a un giocatore incallito. «Ha vinto con una schedina da soli 3 euro – continua Laura – quindi si tratta di un cliente che non è solito fare grandi giocate e potrebbe essere una persona normalissima». Potrebbe trattarsi di un arconatese “doc” come di qualcuno di passaggio come spesso avviene tra gli avventori della trattoria di via Beata Vergine. Tra l’altro la dea bendata non è alla sua prima visita ad Arconate e neppure alla trattoria Bottini che ha degli ottimi precedenti. Due grosse vincite, rispettivamente, da 800 milioni e 250 milioni di lire risalgono al 2000, sempre al Superenalotto. La vittoria più clamorosa, nell’Altomilanese, risale però al 2003, quando in un bar di Cerro Maggiore un ex operaio della Franco Tosi si portò a casa l’incredibile somma di 22 milioni di euro. Due anni fa a Canegrate, al bar Flora, un Gratta e vinci portò in tasca di un fortunato giocatore la cifra complessiva di 520 mila euro da riscuotere in 20 anni, e negli anni precedenti in paese ve ne furono altre due da 500 mila e 100 mila euro.
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