PROVINCIA
Vincenzi soddisfatto: «Ora abbassare i toni»
Il presidente: «Magrini vice? Decideremo insieme».
Umori opposti tra centrosinistra e centrodestra: i dati del voto per il Consiglio provinciale parlano di una vittoria risicata di Lega nord, Forza Italia e Ncd (50,4% contro 49,6% dei voti ponderati), i seggi sentenziano il pareggio 8 a 8 dei consiglieri, ma il dato politico è che la maggioranza resta nelle mani del Pd, di Marco Magrini e della sua lista Esperienza civica. Insomma, cambiano le leggi e le modalità di voto, ma resta la difficoltà di spiegare i risultati ai cittadini. Di certo vi è che Gunnar Vincenzi, grazie al suo voto, manterrà per un punto la maggioranza in Consiglio provinciale: «Il risultato è positivo – dice il presidente della Provincia – soprattutto perché sindaci e consiglieri provinciali hanno compreso il lavoro di questi due anni e confermato il consenso alla maggioranza. Ora bisogna abbassare i toni e aprirsi a una prospettiva con tutti i gruppi, in vista della costituzione dell’Ente di area vasta, a seconda di come andrà il referendum. Magrini vicepresidente? Decideremo assieme».
E il centrodestra? Si lecca le ferite anche se, lunedì 17 (ore 21, Sala Montanari, Varese), potrà già voltare pagina con l’incontro con Stefano Parisi, leader in pectore dello schieramento nazionale. «Come lista - dice ugualmente Lara Comi, coordinatrice provinciale di Forza Italia – siamo soddisfatti. Abbiamo sfiorato il quarto consigliere. Va bene, perché i seggi sono pari, ma i voti totali dicono che in Provincia il centrosinistra è sotto».
Una sottolineatura espressa pure da Matteo Bianchi: «Il centrodestra è avanti – commenta il segretario provinciale del Carroccio – e se si fosse votato anche il presidente, lo avremmo preso noi. Merito della Lega, che avanza a Saronno e Gallarate, oltre che in numerosi piccoli Comuni». «Vincenzi governa senza numeri, se non con quelli di opportunisti - aggiunge il consigliere del Carroccio confermato Giuseppe Longhin - e questo può solo continuare a fare del male al territorio».
Infine Giorgio Ginelli il quale, seppure col brivido, ha salvato il seggio: «Obiettivo raggiunto – afferma il vicepresidente provinciale uscente – e questo pareggio richiederà una riflessione da parte di tutti gli schieramenti».
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