SIMBOLO ABBANDONATO
Vita Mayer, sì al recupero
Passa all’unanimità il masterplan in Consiglio comunale. Prosegue intanto l’abbattimento dell’ex cartiera
Un passo dopo l’altro il progetto per ridare nuova vita all’ex Cartiera Vita Mayer è sempre più concreto. Lo ha testimoniato l’approvazione all’unanimità del masterplan mercoledì sera in Consiglio comunale. L’assise ha insomma dato il suo voto favorevole al documento di indirizzo strategico che sviluppa un’ipotesi complessiva sulla programmazione dei 200mila metri quadrati interessati ai lavori. Si tratta in pratica del passo successivo alla stipula del protocollo d’intesa tra Regione Lombardia e Comune di Fagnano Olona avvenuto a fine ottobre. Per avere il documento definitivo, ovvero l’accordo di programma vero e proprio, si dovrà attendere invece la fine del prossimo anno. Un percorso lungo anche perché – come ricordato dal sindaco Paolo Mazzucchelli – in campo ci sono diversi attori. Non solo Prealpi Servizi, società proprietaria dell’area, ma anche Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume Po) e l’Autorità di Bacino, oltre ai firmatari dell’accordo. Sono invece fuori dai giochi il Comune di Lonate Ceppino (sul cui territorio transita una piccola parte dell’area della Cartiera) e la Provincia di Varese la cui risposta formale non è mai pervenuta tra i banchi dell’amministrazione cairatese. Intanto, passaggi burocratici a parte, i lavori proseguono. Dopo la demolizione della prima torre di ferro, cominciata proprio lo stesso giorno della firma del protocollo d’intesa, le prossime due saranno abbattute entro febbraio. Alle spalle ci sono state le indagini ambientali di suolo, aria e acqua dalle quali non erano emersi dati significativi che potessero minacciare la salute, così come la rimozione delle coperture in amianto sopra ogni edificio. Si spera che un privato possa investire nell’area destinandola a centro di aggregazione culturale o polo fieristico, solo per fare due esempi.
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