IL CASO
Vive in un furgone con il cane
Appello da un parabiaghese di 66 anni abbandonato dalla moglie e dai figli
Piuttosto che accettare di andare in un dormitorio pubblico a Milano ha preferito continuare a vivere nel furgone parcheggiato sotto la sua casa in via Silvio Pellico, dove fino a poco tempo fa viveva con la moglie di origine moldava e ai due figli, uno dei quali agli arresti domiciliari. Sono passati ormai quattro mesi da quando Vincenzo Fedele, parabiaghese di 66 anni, vive di espedienti insieme al suo cane, senza un reddito né un tetto dove ripararsi per la notte. L’unica cosa che possiede al momento è un mezzo di trasporto che ha promesso di regalare a chiunque riesca a convincere sua moglie a riprenderlo a casa.
«Sono uscito dopo una brutta lite con una borsa di vestiti, una coperta e le chiavi del furgone» racconta l’uomo che ora staziona in via Pellico e racconta senza problemi la sua storia a chi gliela chiede: «A casa non mi vogliono e mio figlio, che è agli arresti domiciliari, mi ha messo le mani al collo intimandomi di non tornare. Ma io dove posso andare? Il lavoro l’ho perso e non ho abbastanza soldi per un affitto. Con me ho il cane e di certo non lo lascio al canile per andare a dormire in un posto qualsiasi a Milano».
In città Vincenzo non conosce nessuno e a separarsi dall’unico amico a quattro zampe che gli è rimasto non ci pensa neppure. A Parabiago invece i suoi vicini di casa gli hanno dimostrato solidarietà: c’è chi lo invita a cena e chi gli fa ricaricare la batteria del cellulare prestandogli una presa di corrente libera. Anche il Comune, venuto a sapere dalla sua situazione, si è fatto avanti. «Abbiamo appena rinnovato al signore la tessera elettronica per andare a mangiare alla mensa solidale e gli abbiamo dato la possibilità di usare i bagni e le docce dell’Albergo del Nonno, la casa di riposo comunale» ha spiegato l’assessore ai servizi sociali, Elisa Lonati: «Per quanto riguarda la situazione della casa, purtroppo, Vincenzo non è iscritto alla graduatoria degli alloggi popolari e anche se lo fosse non sarebbe così semplice accontentarlo a breve. Quello che possiamo fare è quindi offrirgli un dormitorio a Milano, proposta che al momento ha rifiutato».
La stagione è cambiata: l’autunno è iniziato e il tepore estivo lascerà presto spazio all’aria pungente. Di notte il clima all’interno del furgone è già inospitale ma con una coperta di lana si può ancora resistere per un po’. Il vero problema di Vincenzo arriverà fra qualche settimana, quando le belle giornate di sole non basteranno più a rendergli sopportabile la vita all’aria aperta. Il freddo rischia infatti di metter a repentaglio la sua già precaria salute ed è per questo che sia il Comune di Parabiago che i vicini di casa stanno cercando di farlo ragionare. L’uomo infatti percepirà la pensione solo da dicembre 2017. «Ci auguriamo che cambi idea - dicono dal Comune - la nostra offerta è sempre valida».
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