Polonia
Walesa teme per democrazia in Polonia, vuole voto anticipato
Dopo voto per "esautorare" Corte costituzionale
Varsavia, 23 dic. (askanews) - L'ex presidente polacco Lech Walesa ha condannato oggi a gran voce l'approvazione da parte di un parlamento dominato dai conservatori del partito Diritto e Giustizia (PiS) di una controversa legge sulla Corte costituzionale e ha chiesto un referendum per indire elezioni anticipate.
"Bisogna dimostrare che due terzi della società sono contrari a questo genere di potere e accorciare il mandato" di questo Parlamento nel quale i Pis dispone di una maggioranza assoluta, ha dichiarato a Radio Zet il premio nobel, capo storico del sindacato Solidarnosc. "Questo governo agisce contro gli interessi della Polonia e ci ridicolizza in tutto il mondo", ha aggiunto, visibilmente innervosito.
Il partito di Jaroslaw Kaczynski ha fatto votare ieri notte una legge sulla Corte costituzionale, che considera un ostacolo alle sue riforme, che di fatto la paralizza e blocca l'opposizione liberale, dicono numerosi giuristi e delle Ong fra cui Amnesty International. Nuova puntata di un braccio di ferro fra la Corte e il Pis al potere da ottobre, la legge è stata approvata da 235 voti a favore, 181 contrari e 4 astensioni.
Opposizione interna, media e personalità politiche straniere, fra queste anche il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, hanno contestato le modalità del partito conservatore polacco. Nello scorso weekend in migliaia hanno protestato a Varsavia e in altre città, accusando il governo di sabotare la democrazia. Schulz ha parlato di "colpo di Stato" in Polonia, attirando le ire del premier Beata Szydlo che ne ha chiesto le scuse. Già la scorsa settimana Walesa aveva parlato die rischio di "guerra civile" nel Paese Ue dell'Est Europa.
Inizialmente il PiS aveva tentato di far eleggere cinque giudici di suo gradimento e si era rifiutato di riconoscere quelli eletti dal precedente Parlamento a maggioranza liberale. Il nuovo testo, discusso con tempi contingentati, introduce la regola di una maggioranza qualificata di due terzi per le sentenze della Corte, costretta a riunire per poter pronunciarsi 13 giudici sui 15 che ne conta attualmente invece dei 9 di prima. Con la maggioranza assoluta dei seggi nel Parlamento costituito dopo le legislative del 25 ottobre, il partito conservatore sostiene che la Corte costituzionale, nella sua composizione attuale, favorevole ai liberali ora all'opposizione, possa bloccare qualsiasi sua riforma.
La presa di posizione di Walesa ha un peso particolare dato che il leader del PiS Kaczynski fu suo consigliere quando il leader sindacale nel 1990 divenne il primo presidente democraticamente eletto della Polonia dalla Secondo Guerra Mondiale.
(con fonte Afp)
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