IL DIBATTITO
Web e giornale, la ricetta di Contu
Lectio Magistralis a Milano col guro dei social media varesino, Andrea Albanese
Il guru dei social network è il varesino Andrea Albanese: in cinque anni ha formato almeno quindicimila persone e vanta una community web di quarantamila professionisti che si formano seguendo i suoi workshop.
Oggi, mercoledì 29 novembre, nell’ambito della ventiseisima giornata di formazione gratuita Social Media Marketing Day all’Unicredit Tower di piazza Gae Aulenti organizzata da Albanese, il direttore dell’Ansa Luigi Contu ha tenuto una lezione magistrale sull’evoluzione del giornalismo.
Il numero uno dell’agenzia di stampa nazionale ha parlato a 360 gradi sul mondo dell’informazione che non può prescindere dall’evoluzione legata ai social media ma che legata alle regole base del giornalismo.
«Verificare le notizie: chiedo ai miei colleghi e collaboratori almeno due fonti. Il flusso di notizie che ci arrivano è continuo e dobbiamo essere rigorosi», ha ribadito Contu puntando sul responsabilità e qualità dell’informazione.
Contu ha parlato del mondo della carta stampata.
«La nuova veste di Repubblica firmata dal direttore Mario Calabresi è la strada del quotidiano: approfondimenti. Fino a questo momento ancora nessun giornale lo aveva fatto».
Ha citato poi il caso statunitense Jeff Bezos (patron di Amazon) che ha acquistato il Washington Post rilanciando la carta stampata.
Il contesto in cui si evolve l’informazione e i social media è anche una questione di potere oltre che di democrazia.
Così come stimolato da Albanese con una provocazione sulle nuove professioni quale quella degli “influencer”, il direttore dell’Ansa ha difeso il ruolo dei giornalisti e dell’informazione: «Io non voglio influenzare, voglio informare».
Contu ha dato degli spunti: «I social stanno indebolendo la democrazia perché la nostra civiltà nasce sul dubbio, c’è una complessità che non si può ridurre a un post, ci sono dei tempi necessari per pensare e meditare. Siamo di fronte a miliardi di persone che si spostano perché cercano di dare da mangiare ai loro figli, ci vuole tempo per pensare a questi eventi e non si può ridurre tutto a un tweet».
Durante le due ore di “chiacchierata”, Contu ha anche affrontato il tema della morte del boss mafioso Salvatore Riina e del modo di raccontarlo scelto dall’Agenzia. Con la voce spezzata dalla commozione, il direttore ha ricordato una giornalista morta che per prima aveva dato la notizia dell’arresto: «Il video che abbiamo realizzato è un lavoro corale possibile grazie alla competenza dei colleghi e all’archivio Ansa». Albanese ha invece fornito strumenti di lavoro e analisi per i giornalisti, partendo da alcuni valori imprescindibili. «L’essere umano è la priorità: dunque non possiamo condividere un percorso sui social senza condividere anche valori di lealtà, solidarietà, etica. Le persone faranno sempre di più la differenza».
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