Cyber Security
Wikileaks, Paganini: ultime rivelazioni non sorprendono
"Superficie attacco si allarga e agenzie intelligence si adeguano"
Roma, 8 mar. (askanews) - "Le rivelazioni di WikiLeaks non sorprendono, bensì confermano quanto diciamo da sempre. La nostra superficie di attacco si allarga sempre più grazie all'Internet delle Cose, il mobile ed il Cloud computing. È quindi naturale che un nation-state actor sviluppi metodi e prodotti idonei a fruttare le nuove tecnologie".
A dirlo a Cyber Affairs è Pierluigi Paganini, esperto di cyber security ed intelligence, security advisor di istituzioni internazionali e membro del gruppo di lavoro italiano cyber al G7.
"Non ci si può meravigliare", commenta Paganini, "per un governo che utilizza uno SmartTV ed i dispositivi dell'IoT in attività di sorveglianza. Abbiamo l'obbligo di spiegare ai nostri cittadini cosa accade e come cercare di ridurre l'efficacia delle operazioni di spionaggio condotte da governi stranieri".
"Mi duole dirlo", sottolinea ancora l'esperto, "ma gli eventi dimostrano che siamo ancora impreparati, occorre lavorare su un cambiamento culturale che coinvolga tutti e che ponga la cyber security al centro di un dibattito sociale serio. Occorre crescere tutti, insieme e presto, e mi riferisco a cittadini, imprese ed istituzioni. Il cyber spazio è un nuovo dominio di guerra nel quale tuttavia la società sta spostando molteplici attività, per non dire tutte. Ribadisco quindi l'urgenza di norme di comportamento tra Stati, oggetto del nostro lavoro al G7", conclude Paganini.
(Fonte: Cyber Affairs)
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