RIFUGIO MIRYAM
Wilderness, neve e poesia con Lorenzo Scandroglio
Nel piccolo Canada della Val Formazza, provincia del Verbano Cusio Ossola sulla punta estrema settentrionale del Piemonte, si trovano, anche d’inverno sepolti da metri di neve, angoli nascosti di calore e vitalità. In uno di questi remoti paradisi dove camosci ed ermellini la fanno da padroni, vive il poeta alpinista Lorenzo Scandroglio che, da anni, ha abbandonato Gallarate per la wilderness: da lassù scrive (di professione fa il giornalista), spala neve e serve polente.
Una scelta condivisa con la sua compagna Cecilia Cova, che è una delle poche guide alpine donne in Italia, e con il quadrupede Cochise. Sono tutti e tre membri del Soccorso Alpino (già anche il cane, specializzato nella ricerca delle persone in superficie e valanga). Per non farsi mancare nulla in caso di accompagnamento guidato in montagna in tutta sicurezza.
Per chi ama passeggiare nella natura con le ciaspole o con gli sci e le pelli di foca, salire ai 2045 metri della Rifugio Miryam in Val Vannino, laterale della nota valle walser (colonizzata dall’antica popolazione vallesana), non è impossibile. Ci si può aiutare con una seggiovia che, dai 1260 metri di Valdo di Formazza, porta a 1780 metri. E poi, da lì in su si prosegue a piedi.
Sempre meglio telefonare al rifugio (0324.63154, 339.4046395, www.rifugiomiryam.org) per informarsi sulle condizioni della neve e prenotare.
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