LA POLEMICA
Zona franca per Varese e Como. «Roma ha detto no»
I parlamentari della Lega Nord criticano il governo
Una zona franca per le province lombarde al confine con la Svizzera. Un’area dove i vantaggi, per cittadini e imprese, si misurano in termini di burocrazia e tasse più leggere. Era stata approvata, due anni fa, dal Consiglio regionale la proposta di legge al Parlamento per l’istituzione della Zes (zona economica speciale) in versione lombarda. Ieri, la richiesta di calendarizzare la discussione a Roma ha incontrato uno stop. Lo ha reso noto, in serata, il parlamentare varesino Giancarlo Giorgetti, della Lega Nord, criticando duramente il governo. «Ancora una volta ha detto no alla richiesta di estendere le zone economiche speciali nei territori lombardi confinanti con la Svizzera. Nonostante la nostra richiesta avanzata nel decreto per il Mezzogiorno, presentata prima attraverso un emendamento, poi con un ordine del giorno, il governo ha scelto di respingere questa proposta assolutamente fondamentale per il sostegno del sistema economico lombardo». Alla dura critica si associa quindi il segretario regionale del Carroccio, Paolo Grimoldi: «Per il governo le zone lombarde di confine non meritano sostegno o aiuto».
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