L’ATLETA
Zucco: sacrifici, pugni e sogni
Gran debutto da pro del pugile verbanese. E un pensiero ai Giochi
Il sogno olimpico è inalterato. Un pensierino, e anche più di un pensierino, a Tokyo 2020 Ivan Zucco lo fa. Il pugile verbanese è passato professionista da meno di due mesi con esordio vincente, con tanto di ko alla prima ripresa, a Cinisello Balsamo.
«Non ho rimpianti - racconta - per non aver potuto giocare le mie carte in vista di Rio de Janeiro 2016: ero infortunato a una spalla e i medici mi avevano consigliato di sottopormi a un’operazione per evitare che la situazione peggiorasse. Ho dovuto rimanere fermo per circa 18 mesi, ma sono contento di aver seguito le loro indicazioni: adesso è tutto a posto. E per la prossima edizione dei Giochi chissà: sarebbe bellissimo parteciparvi».
Dalla scorsa Olimpiade, del resto, è ammessa la partecipazione anche dei professionisti.Chissà.
Ivan non ha ancora 23 anni: li compirà l’11 ottobre. Appartiene ai supermedi (sino a 76.2 chili) e sabato 27 gennaio sarà impegnato al PalaTiziano di Roma. Non sa ancora, però, con chi incrocerà i guantoni. Probabilmente, sarà un atleta dell’Europa orientale. In quell’occasione saranno assegnati anche un titolo mondiale e uno europeo.
Servizio sulla Prealpina di giovedì 11 gennaio.
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