OLTRE CONFINE
A Ponte Tresa la metropolitana
Via al bando per la realizzazione di una rete leggera perfetta anche per i frontalieri. Opera pronta tra 10 anni

Buone notizie per la mobilità transfrontaliera sono arrivate nei giorni scorsi con l’annuncio che il primo bando per la costruzione della rete Tram Treno ticinese che collegherà la Ponte Tresa svizzera a Lugano passando per il Malcantone sarà pubblicato già entro fine mese.
CONSEGNA NEL 2035
Questo primo incarto riguarderà la progettazione del tunnel di Breganzona, dal quale partiranno i lavori nel 2027 con l’obiettivo di mettere in servizio la tappa principale nel 2035: sono queste le tempistiche, salvo imprevisti, rese note in occasione della prima conferenza stampa della Rete Tram Treno del Luganese (RTTL), la società incaricata della progettazione e realizzazione dell’opera. Dalla sua costituzione - è stato spiegato - RTTL ha lavorato soprattutto alla definizione della sua struttura, all’assunzione del personale chiave, alla presa in consegna del progetto dagli uffici cantonali e a tutta un’altra serie di incombenze che gettano le basi per la costruzione della rete ferroviaria che interessa da vicino anche l’utenza della provincia di Varese, della parte nord per lo meno. Si stanno selezionando «Gli studi di ingegneria che collaboreranno allo sviluppo delle prossime fasi» ha spiegato il direttore Alberto Del Col.
Lo scorso anno il progetto aveva subito una battuta d’arresto con la decisione del Governo ticinese di annullare il concorso internazionale per le prestazioni di progettazione, visto che nessuna delle offerte presentate soddisfaceva i criteri di idoneità. Dopo quello della galleria, opera nevralgica dell’intera rete, a distanza di pochi mesi uno dall’altro usciranno anche gli altri bandi, per il tracciato all’aperto, l’accompagnamento architettonico e paesaggistico, il viadotto e la tecnica ferroviaria.
I COSTI DELL’OPERA
Per i costi dell’opera, sono in corso approfondimenti e nuove cifre saranno disponibili entro fine anno. Si parla comunque di un ammontare attorno al mezzo miliardo di franchi: un anno fa, al momento del via libera dell’Ufficio federale dei trasporti, si parlava di 514 milioni di cui 418 per l’infrastruttura ferroviaria. Circa metà è a carico della Confederazione. La tappa prioritaria della Rete Tram-Treno del Luganese prevede il mantenimento in esercizio della linea esistente tra Ponte Tresa e Bioggio che tanto è utilizzata anche dai frontalieri italiani che lasciano l’auto a Lavena Ponte Tresa, sul versante italiano, per fare pochi passi a piedi attraversando la dogana.
Da Bioggio sono invece previsti due nuovi collegamenti: verso Manno-Suglio con una tratta a lato della strada cantonale e verso Lugano Centro, tramite la realizzazione di un viadotto di circa 700 metri e della galleria di Breganzona lunga 2,2 chilometri. La tappa successiva, per la quale di recente è stato messo in consultazione lo studio di fattibilità, prevede il prolungamento della linea dal centro di Lugano fino al Campo Marzio per poi proseguire attraverso i quartieri di Viganello e Pregassona in direzione della zona del polo sportivo e ritornare verso il centro lungo via Trevano.
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