LA CLASSIFICA
A Varese si lavora 261 giorni all’anno
La graduatoria nazionale tra i dipendenti del settore privato. Prima la provincia di Lecco (264,9 giorni), ultima Vibo Valentia (193,3)

Giorni di lavoro nell’arco di un anno. Retribuzione media lorda annuale e retribuzione media lorda giornaliera. L’analisi riguarda i lavoratori dipendenti nel settore privato (con le diverse tipologie contrattuali). Ebbene, emergono dati sorprendenti, anche se non inediti rispetto al passato. Il primo aspetto: al Nord si lavora in media 255 giorni all’anno, al Sud 228. Un divario dunque ampio: 27 giorni in meno (al Sud) di timbratura del cartellino.
Come leggere questi numeri, ricavati da un report della Cgia di Mestre? Non certo con una minore propensione nelle regioni del Meridione a recarsi al lavoro. E altrettanto no con l’idea che in Lombardia gli occupati nel settore privato siano degli irriducibili stakanovisti.
La prima interpretazione che si può dare è legata alla maggiore incidenza, nelle regioni del meridione, dell’economia sommersa, ovvero – nel caso specifico – a ore fatte di lavoro ma che sfuggono alla regolarità. Il sommerso appunto. Un’altra possibile causa deriva da un mercato del lavoro che nel Mezzogiorno è caratterizzato da maggiore precarietà e dunque da una più ampia espansione di part time involontario, soprattutto nei servizi, e da tanti stagionali occupati nel settore ricettivo e dell’agricoltura che abbassano di molto la media delle ore lavorate.
E ora i dati, provincia per provincia. Partendo dagli estremi, ovvero quelle in cui si lavora di più e quelle di meno. Eccoli: gli operai e gli impiegati con il maggior numero medio di giornate lavorate durante il 2023 sono stati quelli occupati nella provincia di Lecco (264,9 giorni). Seguono i dipendenti privati di Biella (264,3), Vicenza (263,5), Lodi, (263,3), Padova (263,1), Monza-Brianza (263), Treviso (262,7) e Bergamo (262,6). Le province, invece, dove i lavoratori sono stati meno giorni sul posto di lavoro sono quelli di Foggia (213,5 giorni), Trapani (213,3), Rimini (212,5), Nuoro (205,2) e Vibo Valentia (193,3). La media italiana è stata pari a 246,1 giorni.
E la provincia di Varese? Risulta decima in classifica, con 261,2 giorni lavorati durante l’anno. Si trova quindi nella top ten. Como, tanto per fare il solito paragone con una realtà simile e confinante, è 26esima in graduatoria con 255,3 giorni. Tra le due province lombarde “ballano” quindi sei giorni (quelli che a Varese lavorano in più i dipendenti). La provincia del Verbano Cusio Ossola è 56esima su 107 province con 240,8 giornate lavorate in un anno.
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