L’OMAGGIO
Addio a Beretta, oggi funerali e lutto cittadino a Induno
Ultimo saluto all'ex sindaco scomparso a 98 anni

Tra due anni avrebbe raggiunto il secolo di vita Giovanni Beretta, ex storico primo cittadino di Induno Olona che s’è spento venerdì mattina circondato dall’affetto dei suoi otto figli e del suo stuolo di nipoti. La sua scomparsa ha colmato di dispiacere il cuore di tanti indunesi che hanno avuto modo, nel tempo, di apprezzarne le doti umane e di amministratore. Beretta è stato sindaco di Induno dal 1963 al 1975, inoltre è stato colui che ha ricoperto per primo il ruolo di presidente della Comunità montana della Valceresio, carica alla quale è stato eletto nel dicembre 1974.
Classe 1925, per estrazione è stato un cattolico impegnato attivamente in politica: esponente della Democrazia cristiana, ha sempre avuto per bussola del suo operato la lezione del cattolicesimo sociale. «Alla figura di quest’uomo Induno deve molto - commenta l’attuale sindaco Marco Cavallin -. Sotto la sua guida il nostro paese ha vissuto una fase di espansione molto significativa sia a livello urbanistico sia per quanto riguarda i servizi pubblici».
Sotto il mandato di Beretta è stato inaugurato un nuovo segmento del cimitero (1964), è stato approvato il progetto del centro sportivo “Maroni” alla Brughiera (1966), i cui primi lotti sono partiti nel 1972 col campo di calcio per proseguire nel 1973 con i campi da tennis. Sotto la sua supervisione, inoltre, nel 1967 è stata acquistata Villa Bianchi, l’attuale sede del municipio, il cui parco è stato destinato fin da subito a uso pubblico.
Nel 1970 è stato proprio Beretta ad accogliere in paese il celebre cardiochirurgo sudafricano Christiaan Barnard, in viaggio di nozze in Europa con la giovane moglie diciannovenne Barbara Zoellern. Barnard ha fatto visita alla sua piccola paziente Giovanna Bon, operata tempo prima a Città del Capo e sostenuta dall’intera comunità. Nell’occasione di questa visita fu Beretta a consegnare a Barnard la cittadinanza onoraria, in modo da fare entrare il famoso cardiochirurgo, “simbolicamente ma con saldo vincolo di pensiero” (come si legge sulla targa commemorativa) nell’Olimpo dei cittadini più illustri. Questa giornata è stata immortalata in un documentario dell’Istituto Luce ancora consultabile nell’archivio dei filmati 1908-2000.
Nel 1972 lo storico sindaco tagliò il nastro dell’edificio delle scuole elementari in via Croci, intitolate ad Arturo Ferrarin, e, sempre in quell’anno, fu finanziata la costruzione delle due case popolari di via Verdi.
A giugno 1974 l’amministrazione comunale ha acquistato il parco Maroni-Setmani in via Maciachini, sui cui sarebbe poi sorta la casa di riposo oggi Asfarm. La figura di Beretta è stata protagonista nella storia locale anche prima e dopo l’arco del suo mandato, terminato ufficialmente il 6 ottobre 1975, rimanendo appassionato indunese fino alla fine dei suoi giorni.
Le esequie si terranno nella Chiesa di San Giovanni alle 14.30 di oggi, lunedì 11 dicembre, giorno per il quale è stato decretato il lutto cittadino. Dalle ore 11 rimarrà anche aperta la camera ardente in sala civica Bergamaschi.
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