LUTTO NEL MONDO DELL’ARTE
Addio a Matteo Laganà, il pittore dei Navigli
Artista di fama internazionale ha esaltato con le sue opere il grande cuore di Milano. Le sue mostre anche sul lago Maggiore

Lutto nel mondo dell’arte: è morto all’età di 78 anni il pittore Matteo Laganà, artista della Milano dei Navigli, le cui mostre, insieme alla figlia Marika, hanno fatto tappa anche a Luino.
Laganà era innamorato delle acque, tanto da scegliere la seconda casa in Liguria. Ma con Milano nel cuore dove ha avuto lo studio sui Navigli. Si è ispirato agli elementi di natura.
Insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica a Roma il 2 giugno 1986, Laganà ha raffigurato la dimensione delle realtà milanesi: Milano è la metropoli dal grande cuore pulsante, energia che ruota intorno alla cattedrale alchemica, il Duomo, e ai suoi luoghi di preghiera. La forza della città e la sua gente, generosa, aperta, solare, caratteristiche che la famiglia Laganà ben rappresenta, pur avendo radici calabresi.
Matteo Laganà ha vissuto vissuto appieno la Milano eterna, viva, stupenda, quella che riesce a donare sensazioni intime, quella stella che, da grande carismatica internazionale si sa trasformare in una piccola scintilla serena e immacolata.
Laganà ha assorbito e rielaborato queste magiche atmosfere rendendole uniche con la grazia preziosa del suo tratto pittorico. Nel corso della sua vita ha ricoperto anche il ruolo di presidente dell’associazione del Naviglio Grande, un punto di riferimento per la valorizzazione territoriale della metropoli lombarda.
Le città d’acqua italiane sono sue due grandi fonti d’ispirazione, da Milano alla Serenissima Venezia, ricreando un ponte tra queste realtà.
Negli ultimi anni con la figlia Marika è entrato a fare parte dell’associazione culturale Le Sempiterne The Everlasting People con la quale lo scorso anno ha esposto sul Lago Maggiore, a Palazzo Verbania e a Villa Porta di Luino, e, a febbraio, in occasione del Festival della Canzone Italiana, a Sanremo al Grand Hotel et Des Anglais dove tuttora sono esposte alcune opere.
L’arte di Matteo Laganà ha portato un’impronta italiana nel mondo, con esposizioni e installazioni, anche private, nel luganese, nella Confederazione Elvetica, nella sua Milano, al Palazzo dell' Arengario, al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, da Cova in via Montenapoleone, a Roma al Palazzo
delle Esposizioni; all’estero, Laganà ha esposto dall’Atrium Fashion Hotel a Budapest a
prestigiose gallerie d’arte a Parigi, Monaco di Baviera, in prestigiose dimore come Villa Marazzi e Villa Foscolo.
La sua arte è stata fruibile in vicolo dei Lavandai, proprio di fronte a quel monumento storico che è il lavatoio dove ha condiviso l’atelier con le figlie Marika e Sabrina, che, con la mamma lo ricordano così: «Con lui ci lascia un archivio importante di arte e di storia della vecchia Milano, che rimarrà indelebile sia nella mente di chi lo ha sempre stimato sia nel cuore di chi lo ha amato come la sua famiglia».
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