IL PERSONAGGIO
Addio al "papà" di Legnarello
S'è spento don Antonio Arioli: funerali e lutto cittadino a Rescaldina il 13 luglio
Se n’è andato a 92 anni. E il vuoto che don Antonio Arioli lascia sarà difficilmente colmabile, non a caso il sindaco di Rescaldina, Paolo Magistrali, ha proclamato il lutto cittadino per mercoledì 13 luglio, giorno delle esequie che si terranno alle 10, nella chiesa di Santa Maria Assunta.
Nativo di Zelo Buon Persico, in provincia di Lodi, don Antonio s'è spento lentamente, dopo una vita spesa tra la passione per la montagna e l'affetto per la "sua" Rescalda, dov'era arrivato il 25 aprile 1959, in qualità di parroco.
Una landa desolata, quella che si era presentata agli occhi di don Antonio, non aveva esitato a rimboccarsi le maniche.
Come racconta Massimo Gasparri, ex sindaco di Rescaldina e medico che lo ha assistito sino alla fine, "è stato lui a far costruire la posta, la banca, la farmacia, il cinema e l'attuale chiesa. A portare, insomma, la vita in una frazione dove mancava tutto".
Oltreché la chiesa e alla comunità di Rescalda, il nome di don Antonio è legato anche alla Compagnia dei Legnanesi, che aveva fondato, insieme con Felice Musazzi. Da Un dì nacque Legnarello, andato in scena nell'aprile del 1949, don Antonio aveva seguito con passione tutte le vicende della Compagnia.
Servizi e interviste sulla Prealpina del 13 luglio.
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