IL LUTTO
Addio all'ex solista del mitra
Luciano Lutring s'è spento a Verbania. Era malato da tempo e dopo il carcere era divenuto un apprezzato pittore

"Sono la figlia Katiusha, con dolore al cuore annuncio che mio padre e venuto a mancare questa notte. Ringrazio tutti coloro che gli sono stati vicini sempre e lo hanno stimato".
Questa la frase postata che dà l'annuncio della morte di Luciano Lutring, a cui hanno fatto seguito molti commenti di ammirazione e condoglianze. Dopo il carcere si era infatti riabilitato ed era divenuto
scrittore e apprezzato pittore.
Lutring, 76 anni, viveva a Massino Visconti, ed è morto intorno alle 3 di lunedì 13 maggioall'ospedale Castelli di Verbania dove era ricoverato dalla fine d’aprile. Malato da tempo, è caduto in coma venerdì 10 maggio.
Lutring era nato a Milano nel dicembre del 1937, e i genitori volevano fare di lui un violinista. Curiosamente, poi, diverrà famoso per utilizzare la custodia di un violino per nascondere il mitra con cui compirà molte delle sue famigerate rapine, centinaia, soprattutto a banche, negli anni Sessanta e Settanta. Divenne quasi leggendario come eroe negativo anche per il suo stile di vita di latitante: grandi alberghi, belle ragazze, galanterie e lusso sfrenato.
D'altra parte, in quegli anni, riesce a racimolare bottini per miliardi di lire dell'epoca.
Nel 1965 viene arrestato a Parigi e sconta dodici anni di carcere (la condanna era a 22) in Francia, durante i quali inizia a dipingere e mantiene una corrispondenza con l'allora Presidente della Camera Sandro Pertini. Infine venne graziato dal Presidente della Repubblica Francese Georges Pompidou, e poi nuovamente graziato nel 1977 dal Presidente italiano Giovanni Leone. In un famoso film basato sulla sua autobiografia, "Lo Zingaro", il suo personaggio venne interpretato da Alain Delon.
"È rimasto il solito Lutring fino all'ultimo: allegro, ottimista, sorridente. Anche se ormai aveva capito che era agli sgoccioli - questa la testimonianza all'Ansa dell’amico Giorgio La Torre -. Appena ne vengo fuori, mi diceva, andiamo a mangiare a Galliate e poi cerchiamo di vendere un paio di quadri. Era fatto così. Faccio ancora fatica a crederci, io come tutti coloro che gli sono rimasti accanto: ci piaceva pensare che avesse sette vite, come i gatti".
Lutring è stato assistito anche dall'ex moglie, Flora, e da una delle figlie. I funerali verranno celebrati a Massino Visconti, il paesino sulle montagne di Stresa "da cui si vede il lago, quel lago che negli ultimi tempi era la sua fonte di ispirazione per i suoi dipinti".
"Con lui - dice ancora Giorgio - muore l'ultimo dei romantici. Dopo le grazie presidenziali aveva cambiato vita. Aveva paura persino di prendere una multa per divieto di sosta. Amava incontrare la gente e raccontare le storie del suo passato, ma senza autoincensarsi. Ai giovani raccomandava sempre di non seguire il suo percorso".
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