SUL LAGO D’ORTA
Eroe per caso, salva madre e figlio
Mentre si prepara per un’immersione, sente le richieste di aiuto e si precipita in acqua con un amico: lieto fine
Rischiano di annegare ma vengono salvati da un “eroe per caso”. Sembrava una domenica come le altre per Marco Pizzi. Un 29enne di Albizzate che come è solito ormai da anni era in attesa di immergersi nel Lago D’Orta. Invece le urla di una madre hanno richiamato l’attenzione sua e del compagno d’immersioni Giuseppe Casciana: era un allarme per il figlio che rischiava di annegare. E che è stato salvato dal giovane albizzatese e dal suo amico.
«Erano passate da poco le 9.30: lo ricordo perché stavo sistemando l’attrezzatura in vista dell’immersione», racconta Pizzi. «Avevo appena messo la muta quando le urla hanno richiamato la nostra attenzione». Lì è partita la corsa verso l’acqua. Senza pensarci l’albizzatese si è tuffato per mettere in salvo madre e figlio (originari dell’Est). La prima, nonostante le rassicurazioni, aveva visto il proprio pargolo allontanarsi fin dove non toccava. «Abbiamo fatto il prima possibile. Per me la situazione era abbastanza inverosimile. Infatti l’acqua non è uno scherzo».
Pizzi in pochi istanti si è trovato sulla donna, mentre il compagno metteva in salvo il figlio attonito. «Sono perfino stato rimproverato da mio padre, sommozzatore e bagnino, per non aver rispettato la normale procedura».
Il genitore, inflessibile, ha ricordato come sia necessario avvicinare una persona in difficoltà dalle spalle e non frontalmente. «È stato tutto velocissimo, ho pensato solo ad arrivare fin alla donna ed allungare la mano per metterla al sicuro».
Il 29enne si sente quasi un «eroe per caso», di certo è ancora incredulo. «Non ho fatto niente di speciale. So che hanno avvisato il sindaco di Orta, vedremo se ci premieranno. Di certo è stata una situazione inverosimile che spero di non rivivere». La sua speranza è quella di tornare sotto i tabelloni: l’albizzatese prima della passione dell’acqua aveva quella per il basket.
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